Sostanze chimiche: il Parlamento europeo ha dato il via libera al REACH

Con la relazione del deputato Guido Sacconi (PSE, IT) il Parlamento europeo, dopo la lunga vicenda che ha caratterizzato l’ iter legislativo sulla proposta di regolamento per la fabbricazione e l’ importazione di sostanze chimiche (il c.d. REACH) , si è finalmente concluso con l’ approvazione, il 13 dicembre scorso, del compromesso negoziato con il Consiglio.

Finalmente, dopo tre anni dalla data di presentazione avanzata dalla Commissione nell’ ottobre 2003, il Parlamento europeo, approvando il 13 dicembre scorso il compromesso negoziato con il Consiglio UE, ha dato il via libera al nuovo regolamento sulle sostanze chimiche, noto come REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemivals).

La nuova normativa UE per i prodotti chimici prevede che i produttori saranno obbligati a registrare tutte le sostanze chimiche prodotte e importate in quantità superiori a una tonnellata all’ anno. Per le sostanze più pericolose, i fabbricanti dovranno sottoporre un piano di sostituzione con alternative più sicure. Se queste non esistono , dovranno presentare un piano di ricerca volto a trovarle.
Come si legge nella nota emessa dal Parlamento europeo – che riportiamo nel link – il testo del Regolamento REACH intende superare l’ attuale distinzione tra prodotti chimici nuovi ed esistenti. I primi riguardano circa 3.000 sostanze commercializzate dopo il 1981 (anno in cui è stato introdotto l’ obbligo di richiedere un’ autorizzazione), mentre tra i secondi si contano circa 100.000 sostanze poste sul mercato prima di tale data. Secondo la Commissione europea, le informazioni sulla sicurezza del 99% di questi ultimi prodotti sono inadeguate. Il regolamento intende quindi portare alla valutazione della sicurezza circa 30.000 sostanze commercializzate prima del 1981 e prodotte o importate in quantità superiori a 1 tonnellata l’ anno. D’ altra parte, immettendo l’ onere della prova, impone ai produttori e agli importatori di dimostrare che la commercializzazione dei loro prodotti chimici può avvenire senza pericolo per la salute umana e l’ ambiente. Ad oggi questo compito era affidato alle autorità pubbliche. E, in proposito, il Regolamento istituisce l’ Agenzia europea per le sostanze chimiche, con sede a Helsinki, che ha lo scopo di gestire e, in alcuni casi, di realizzare tutti gli aspetti tecnici, scientifici e amministrativi del regolamento e di assicurare la coerenza a livello comunitario in relazione a tali aspetti.
Dobbiamo sottolineare che il relatore Guido Sacconi è riuscito a negoziare in extremis un compromesso con il Consiglio che – essendo stato confermato dalla Plenaria con 529 voti favorevoli, 98 contrari e 24 astensioni – permetterà al regolamento di entrare in vigore il 1° giugno 2007. Tuttavia – come viene precisato nella nota del Parlamento europeo che riportiamo nel link e dove si ha una sintesi più ampia dei contenuti del regolamento stesso – alcuni suoi elementi, come quelli relativi alla registrazione delle sostanze, alla condivisione dei dati, alla valutazione, all’ autorizzazione e all’ agenzia – saranno d’ applicazione a partire dall’ anno successivo. Prima del voto, il relatore Sacconi ha sottolineato che l’ adozione del compromesso avrebbe lanciato “un messaggio forte” agli europei sul fatto che dal 1° giugno , REACH “comincerà a camminare” e produrrà risultati importanti per la sicurezza dei cittadini e dell’ ambiente ma anche per la competitività del sistema europeo”.

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