Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio

Chiusi gli Stati generali sui cambiamenti climatici a Roma, il Sistema Italia mette i cambiamenti climatici al centro della propria agenda.

Il 22 giugno 2015 si sono tenuti gli Stati Generali sui cambiamenti climatici e sulla difesa del territorio, presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari a Roma. Il Governo ha presentato il quadro dei rischi, delle azioni e delle opportunità e convocato il Sistema Italia mettendo i cambiamenti climatici al centro dell’agenda politica nazionale.

È stata la prima tappa italiana verso l’appuntamento dell’ONU COP21 a Parigi del prossimo mese di dicembre. Il tema è ormai al centro delle agende dei governi e di negoziati politico-diplomatici in corso che dovranno definire il nuovo accordo globale per il raffreddamento della temperatura del Pianeta mantenendola entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali.

Gli Stati generali sui cambiamenti climatici si sono chiusi dopo 9 ore e oltre 30 interventi. Dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’indicazione a inserire fra le priorità del paese la sfida del clima, durante i lavori hanno preso la parola, tra gli altri: il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, i Ministri Graziano Delrio (Infrastrutture e Trasporti), Gian Luca Galletti (Ambiente), Stefania Giannini (Istruzione, Università e Ricerca), il viceministro Andrea Olivero (Politiche agricole), il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni (ai beni e alle attività culturali e del turismo) e il Capo della Struttura di missione #italiasicura, Erasmo D’Angelis. La presenza del Cardinale Turkson all’indomani della sua presentazione dell’enciclica “Laudato si” di Papa Francesco e del Ministro francese dell’Ecologia e dello Sviluppo sostenibile, Segolene Royal, hanno permesso di aprire il dibattito in vista della conferenza di Parigi del prossimo mese di dicembre.

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