Stato Regioni: scuole, diffusione di progetti di innovazione didattica

La G.U. n. 192 del 18-8-2012 pubblica l’Accordo Stato-Regioni concernente la diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado dei progetti e delle azioni di innovazione didattica. L’Accordo è ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

La G.U. n. 192 del 18-8-2012 pubblica l’Accordo Stato-Regioni concernente la diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado dei progetti e delle azioni di innovazione didattica.
L’Accordo è ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

Considerato che: omissis (vedi link)

Si conviene
Art. 1 – Obiettivi

Obiettivi del presente accordo sono:
a) superare la divergenza esistente tra l’attuale linguaggio
didattico e quello della societa’ digitale, di cui i ragazzi sono
protagonisti; questa finalita’ scaturisce dalla considerazione che la
scuola del futuro debba fornire, attraverso pratiche pedagogiche
innovative, le conoscenze, competenze ed abilita’ spendibili nella
societa’ dell’informazione e della comunicazione e quindi adeguate ai
suoi codici;
b) modificare gli ambienti di apprendimento in modo da renderli
adeguati alle esigenze descritte sub a);
c) sviluppare la propensione all’uso abituale delle tecnologie
nelle attivita’ didattiche per favorire la crescita e lo sviluppo
dell’informazione e della conoscenza;
d) introdurre nelle scuole le tecnologie, in quanto strumenti
capaci di generare un effetto moltiplicatore delle conoscenze, dare
valore aggiunto alla didattica, permettere l’interazione anche verso
l’esterno;
e) incrementare le azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale
(PNSD) dotando sempre piu’ classi di Lavagne Interattive Multimediali
(LIM), aumentando il numero di classi 2.0 e di scuole 2.0;
f) favorire la produzione di contenuti digitali per la didattica
e il loro utilizzo nelle classi;
g) portare la connettivita’ a banda larga nelle scuole;
h) sfruttare le potenzialita’ della rete, delle tecnologie e
dell’apprendimento online, secondo modelli gia’ sperimentati dal
Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca anche
attraverso l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia
Scolastica (ANSAS), per aiutare la didattica presso le piccole scuole
montane e isolane, che vivono in situazione di isolamento e rischiano
la chiusura;
i) provvedere ad una adeguata, capillare ed omogenea formazione
dei docenti;
j) rendere le scuole ambienti multifunzionali, capaci di
coinvolgere i cittadini tutti e offrire opportunita’ di interazione
con la societa’, le amministrazioni, le imprese anche favorendo nuove
pratiche organizzative e gestionali;
k) fare dell’innovazione della scuola un motore di sviluppo
economico che consenta nuove relazioni con gli altri soggetti
pubblici e privati presenti sul territorio;
l) garantire un dispiegamento di attivita’ e servizi per la
scuola in modo integrato e partecipato con le politiche regionali in
tema di societa’ della informazione e della conoscenza.

Tali obiettivi potranno essere ulteriormente declinati in
considerazione delle specificita’ dei singoli contesti nell’ambito
degli accordi di cui al successivo art. 3.

Art. 2, 3, 4 e 5 e Allegato 1: omissis (vedi link)

Approfondimenti

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