Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002-2010

Il testo del documento del Ministero dell’ ambiente approvato dal CIPE con Deliberazione 2 agosto 2002

Nel S.O. n. 205 della Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 2002 è pubblicata la Deliberazione 2 agosto 2002 ( Deliberazione n. 57/2002) con la quale il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) approva il documento, proposto dal Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio, recante il titolo ” Strategia d’ azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002-2010″ di cui riportiamo nel link il testo integrale.Il documento, che costituisce parte integrante della citata Deliberazione CIPE, a programmi e trattati legati all’ ambiente e allo sviluppo sostenibile. Tra questi, il Programma d’azione ” Agenda 21″, adottato a Rio de Janeiro nel giugno 1992 dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ ambiente e lo sviluppo (UNED); la risoluzione n. 55/99 adottata il 20 dicembre 2000 dall’ Assemblea generale delle Nazioni Unite con la quale viene affidata alla Commissione economica e sociale dell’ ONU la preparazione del Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile svoltasi nella Repubblica del Sud Africa; le Convenzioni adottate dalle Nazioni Unite su cambiamenti climatici, sulla diversità biologica, per la lotta alla siccità e alla diversificazione; la convenzione UNECE sull’ accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l’ accesso alla giustizia in materia di ambiente, ratificate negli anni9 dallo Stato italiano. Inoltre il richiamo alle Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Goteborg del 15 e l6 giugno 2001, con le quali è stata approvata la strategia europea per lo sviluppo sostenibile e si invitano gli Stati membri a sottolineare le proprie strategie nazionali. Il documento ” strategico” presentato dal CIPE individua gli strumenti, gli obiettivi, le aree tematiche principali e gli indicatori per monitorarne lo stato di attuazione. Viene dichiarato che ” la protezione e la valorizzazione dell’ambiente vanno considerati come fattori trasversali di tutte le politiche settoriali, delle relative programmazioni e dei conseguenti interventi. Le pubbliche amministrazioni perseguiranno gli obiettivi previsti…nei limiti delle risorse finanziarie autorizzate a legislazione vigente e degli stanziamenti di bilancio destinati allo scopo”. Gli strumenti principali individuati per il raggiungimento degli obiettivi sono:- Applicazione della legislazione di protezione ambientale; – Integrazione del fattore ambientale in tutte le politiche di settore; – Integrazione del fattore ambientale nei mercati; – riforma complessiva in senso ecologico del sistema fiscale; -introduzione di specifiche ecotasse su produzioni e/o prodotti inquinanti con lo scopo di internalizzare i costi ambientali; – riformare le politiche di sussidi alla produzione e al consumo distorsivi dal punto di vista ambientale; – promuovere l’ adesione volontaria delle imprese ad effettuare analisi degli aspetti ambientali della propria attività produttiva e a certificarne la qualità ambientale dei prodotti; rafforzare la ricerca scientifica e tecnologica sull’ ambiente e lo sviluppo sostenibile; finanziamento dello sviluppo sostenibile.

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