Strategia europea per l’ uso sostenibile dei pesticidi

La Relazione di Kathleen Van Brempt, presentata nella seduta del 3 marzo 2003 del Parlamento europeo.

Nella seduta del 3 marzo 2003 del Parlamento europeo, è stato approvato il documento A5-0061/2003 contenente la Relazione ” Verso una strategia tematica per l’ uso sostenibile dei pesticidi “, svolta da Kathleen Van Brempt della Commissione per l’ ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori. La relazione c.d. d’ iniziativa, ovvero come proposta di risoluzione, è stata elaborata, dopo che la Commissione stessa era stata autorizzata dal Presidente del Parlamento europeo nella seduta del 16 gennaio 2003, a norma dell’ articolo 163 del regolamento e dopo la consultazione, per parere, della Commissione per l’ agricoltura e lo sviluppo rurale . La relazione prende atto che il quadro normativo in materia non garantisce un uso sostenibile dei pesticidi e che è pertanto necessario integrarlo con una strategia comunitaria globale esplicitamente volta a conseguire tale obiettivo. In essa di ribadisce che le richieste formulate dal Parlamento europeo nella sua risoluzione del 30 maggio 2002 circa la revisione della normativa sui pesticidi al fine di ridurre i rischi ad essi collegati, sottolineando la necessità di un’ azione complementare urgente ed obbligatoria per la riduzione dell’ uso di pesticidi, invitando pertanto la Commissione ad accelerare il processo volto alla messa a punto di misure vincolanti ed efficaci e a definire obiettivi e scadenze chiare per ciascuno Stato membro, sulla base dell’ obiettivo quantitativo globale ed indicativo di una riduzione del 50% dell’ uso dei pesticidi entro 10 anni, misurata mediante indicatori come la frequenza del trattamento. Vengono, inoltre, suggeriti ” piani d’azione nazionali e regionali” volti a ridurre l’ impiego e i rischi dei pesticidi nonché la dipendenza da essi, compresi obiettivi quantitativi e qualitativi derivati dalle disposizioni delle direttive riguardanti l’ ambiente, l’ acqua, l’ acqua potabile e la sicurezza alimentare, per tutte le categorie di utilizzatori, quali l’ agricoltura, l’ industria, gli enti locali, i servizi pubblici e le famiglie. Sono anche sollecitate misure di sensibilizzazione come campagne d’ informazione, lo sviluppo di servizi di consulenza, una formazione di base e permanente obbligatoria nonché la certificazione di tutti gli utilizzatori professionali, dei consulenti e dei rivenditori, con particolare accento sui sistemi di controllo dei parassiti a basso apporto di pesticidi, sulle alternative non chimiche e su un’informazione specifica per gli utilizzatori privati.La Commissione europea viene invitata, infine, a stabilire obiettivi e calendari concreti e vincolanti per la gestione integrata delle colture e l’ agricoltura biologica sostenibile, rendendo obbligatoria la lotta biologica integrata ( Integrated Pest Management – IPM) per tutti i poteri pubblici, rilevando che manca tuttora un consenso tra le parti interessate in merito al significato dei termini di gestione integrata delle colture ( ICM) e lotta biologica integrata (IPM) per i quali occorre stabilire definizioni chiare e criteri minimi.

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