Norme nazionali più corrette per rifiuti di veicoli fuori uso

Un richiamo della Commissione europea all’ Italia e ad altri Stati membri che non hanno rispettato il termine dell’ aprile 2002.

Il Servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea, in una nota dell’ 8 aprile 2003 riferisce che la Commissione stessa ha deciso di inviare all’ Italia un’ ultima richiesta di conformarsi alla sentenza sulle pile contenenti sostanze pericolose pronunciata nei suoi confronti dalla Corte di Giustizia nel maggio 2002. Il richiamo viene rivolto in forma di parere motivato ai sensi dell’ articolo 228 del Trattato CE. Se l’ Italia non dovesse ottemperare, la Commissione potrebbe decidere di deferirla nuovamente alla Corte di Giustizia per farla condannare al pagamento di un’ ammenda. La Commissione ha inoltre deciso di deferire alla Corte di Giustizia europea Francia, Belgio, Lussemburgo, Italia, Regno Unito, Irlanda, Grecia e Finlandia per non aver ottemperato all’ obbligo di adottare norme nazionali sui veicoli fuori uso ( vedi documento della Commissione nel link). Gli Stati membri non hanno rispettato il termine dell’ aprile 2002 prescritto per l’ adozione della normativa in questione e la decisione di adire la Corte rappresenta l ‘ultimo passo del procedimento giuridico previsto dall’ articolo 226 del trattato. La Commissione teme che, non attuando tali atti normativi in maniera corretta e tempestiva, gli Stati membri finiscano per non rispettare gli obiettivi di prevenzione e riduzione dei rifiuti concordati a livello di Unione europea e che, di conseguenza, non siano in grado di ridurre la pressione dei rifiuti sull’ ambiente. Commentando tali decisioni, come riferito da Rapid, la Commissaria per l’ ambiente Margot Wallstroom ha dichiarato che ” nel 2000 gli Stati membri hanno deciso insieme di rendere molto più severe le norme sui rifiuti generati dai veicoli fuori uso. Malgrado i richiami della Commissione, otto Stati membri non hanno ancora tenuto fede agli impegni presi. E’ quindi urgente che esso adottino quanto prima la normativa nazionale che renderà efficaci queste ambiziose nuove regole”.

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