Strategia quadro sulla parità tra uomini e donne

Con la Comunicazione COM(2003)47 definitivo del 3 febbraio 2003, la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio il Programma di lavoro per il 2003.

Con la Comunicazione COM(2003)47 definitivo del 3 febbraio 2003, la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio il Programma di lavoro per il 2003 relativo alla Strategia quadro sulla parità tra uomini e donne (2001-2005). Il presente documento mette in evidenza alcuni dei successi raggiunti durante il 2002, sulla base dei quali sono state fissate le priorità per il 2003.I servizi della Commissione hanno scelto numerosi nuovi settori d’ intervento nei quali integrare l’ aspetto della parità nel 2002 della quale sarà data una valutazione completa per ciascun settore d’ interesse, che sarà pubblicato sul sito web della Commissione stessa il prossimo mese di marzo. Per quanto riguarda le azioni prioritarie per il 2003, il documento presenta una duplice impostazione: – l’ integrazione della prospettiva di genere nelle iniziative strategiche ( gender mainstreaming) e – azioni specifiche destinate al sesso svantaggiato o sottorappresentato nei settori strategici interessati.Ad esempio, a partire dal 2003, per tutte le principali nuove iniziative, vale a dire per quelle presentate nella strategia politica annuale, verrà attuata la valutazione d’ impatto basata sulle dimensioni della sostenibilità ( sociale, economica e ambientale). Questa valutazione d’ impatto – si legge nel documento – sostituirà le prescrizioni esistenti in materia di valutazione d’ impatto economico, valutazione in termini di genere, valutazione ambientale, valutazione delle piccole e medie imprese, valutazione d’ impatto commerciale, normativo, ecc. Il nuovo strumento integrato di valutazione d’ impatto si basa, in effetti, su queste pratiche oggi esistenti e le integra in un nuovo strumento. Particolare impegno sarà rivolto all’ equilibrio fra i sessi, in particolare nei comitati e nei gruppi di esperti della Commissione, avente come obiettivo una percentuale minima di partecipazione del 40% per ciascun sesso. I risultati dell’ indagine del 2002 indicano che in generale il numero delle donne nei comitati e nei gruppi di lavoro è leggermente aumentato rispetto ai due anni precedenti. Per raggiungere, comunque, l’ obiettivo citato del 40% occorre intensificare l’ azione nel 2003.

Fonte: Eur-Lex

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