Sul disavanzo eccesivo in Italia: Decisione del Consiglio UE

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 266/57 dell’11-10-2005 è pubblicata la Decisione del Consiglio del 26 luglio 2005 sull’esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia.

La Decisione del Consiglio del 28 luglio 2005 riferisce che sulla base dei dati per il 2003 e per il 2004 finora comunicati, il rapporto disavanzo/PIL è stato superiore ma vicino al valore di riferimento del 3% del PIL, nel 2003 e 2004. Il superamento del valore di riferimento del 3% del PIL nel 2003 e nel 2004 non è stato determinato da un evento inconsueto, non soggetto al controllo delle autorità italiane, né è derivato da una grave recessione economica, ai sensi del patto di stabilità e crescita. Il tasso di crescita economica negli ultimi è stato positivo sebbene modesto (0,4%,0,3% e 1,2% rispettivamente nel 2002, 2003 e 2004).Si stima che il divario tra il prodotto effettivo e potenziale sia passato dal 2,1 % del PIL potenziale nel 2001 al –1,3% del PIL potenziale nel 2004. In quanto tale, la situazione di crescita modesta registrata nel 2003 e nel 2004 non può essere qualificata come eccezionale ai sensi del trattato e del patto di stabilità e crescita Il superamento del valore di riferimento non può essere considerato temporaneo in quanto il disavanzo – si legge nella Decisione del Consiglio – , dopo aver superato (seppure non di molto) il valore di riferimento nel 2003 e nel 2004, è destinato a superarlo di ampia misura, secondo la Commissione, anche nel 2005 e nel 2006, nell’ipotesi standard di politiche invariate. Ciò indica che il requisito del trattato per quanto concerne il criterio del disavanzo non è soddisfatto.
Viene sottolineato che il patto di stabilità e crescita si fonda sull’obiettivo dell’equilibrio delle finanze pubbliche quale strumento per rafforzare le condizioni favorevoli alla stabilità dei prezzi e ad una crescita vigorosa, sostenibile e promotrice di occupazione.
Insomma, la Commissione tenuto conto della sua relazione e visto il parere del comitato economico e finanziario ha concluso che in Italia esiste un disavanzo eccessivo.
Nella Decisione vengono esposte le valutazioni globali che hanno portato alle conclusioni certamente non positive esposte nella Decisione stessa.

Fonte: Eur-Lex

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