SUVA: Un corso accelerato per combattere i comportamenti rischiosi

Nelle situazioni di potenziale pericolo è più la fortuna a farla da padrone, che la razionalità. Le statistiche sono lì a ricordarci che non si verificano tutti gli infortuni possibili, ma piuttosto che se ne verificano troppi di impossibili.

Tutti sappiamo, o dovremmo sapere, che le funi danneggiate sono pericolose, che le spine difettose vanno sostituite e che certi lavori non vanno svolti senza casco od occhiali di protezione.
Eppure, quando si tratta di valutare i rischi, siamo degli inguaribili ottimisti. Ci diciamo «per una volta, che vuoi che succeda?», dopotutto «mi è andata sempre bene finora». Nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo infatti fortuna, pur commettendo imprudenze.

Siamo convinti che a noi non capiterà mai un infortunio. Un modo di vedere davvero ingenuo il nostro, ma del tutto umano. L’uomo non è proprio tagliato per valutare realisticamente i rischi che lo circondano. È un dato di fatto che dobbiamo accettare.
Le regole di sicurezza ci aiutano a rimediare a questo difetto congenito. Se desideriamo vivere e lavorare in assoluta serenità, nonostante la nostra evidente incapacità di valutare i rischi, dobbiamo rispettare sempre le regole di sicurezza, sia al lavoro che nel tempo libero. Anche se ci sembrano regole esagerate e inutili.

Fonte: SUVA

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