Testo Unico del governo sulla sicurezza: un documento unitario del sindacato

Riportiamo nel link, il documento elaborato unitariamente da CGIL-CISL-UIL relativo ai rilievi critici prioritari sull’ impianto del Testo Unico del governo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Segnaliamo che su tale argomento, giovedì 20 gennaio si è svolta a Roma una conferenza cui hanno partecipato parlamentari, rappresentanti dei sindacati e delle associazioni interessate, tra le quali Ambiente e Lavoro con un intervento del segretario nazionale Rino Ravanello.

Come viene dichiarato in premessa al documento di CGIL-CISL e UIL sul Testo Unico del Governo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, i tre sindacati hanno seguito l’ iter della legge delega, non solo chiedendo più volte, inutilmente un confronto con il Governo ma elaborando proprie proposte, da tempo (autunno 2003) trasmesse al Ministero del Welfare. Il sindacato da subito ha sottolineato come l’ intento di semplificare una normativa nel suo insieme complessa e complicata anche dalle infinite stratificazioni, fosse di per se apprezzabile, se si fosse esercitato
sugli aspetti per così dire esecutivi e burocratici . Sarebbe stato invece inaccettabile se l’ intervento avesse inciso nel merito o nella sostanza delle norme, anche perché così avrebbe messo in crisi un sistema di regole e di rapporti che si stava progressivamente e positivamente stabilizzando, con primi apprezzabili risultati concreti. E a tal proposito può essere utile vedere il Monitoraggio svolto dalle Regioni sull’ applicazione del D.Lgs. 626/94 dove appare, anche se timidissima ed insufficiente, la tendenza alla riduzione degli infortuni. Il T.U. proposto, insieme ad impostazioni di massime positive – come alcune estensioni del campo di applicazione o la definizio9ne di obblighi espliciti, ad esempio per i preposti od in caso di distacco – propone “ semplificazioni” inaccettabili sia in termini di principio che in termini di diritto (nazionale e comunitario) a partire dalla “ rilettura” delle disposizioni contenute nel Codice civile all’ art. 2087.
E il documento procede ad un esame analitico, partendo proprio dal principio della massima sicurezza tecnicamente possibile..Insomma, questo schema di Testo Unico rischia di creare condizioni peggiorative per la salute e l’ incolumità dei lavoratori. Questo concetto è stato anche ribadito in occasione dell’ incontro tra i partiti del centro sinistra, i rappresentanti dei sindacati e le associazioni di settore, avvenuta giovedì 20 gennaio a Roma e al quale ha partecipato anche il Segretario nazionale della nostra Associazione e vice presidente della Consulta Italiana interassociativa per la prevenzione (Ciip), Rino Ravanello. Su questo incontro-dibattito segnaliamo l’ articolo di Alessandra Ricciardi pubblicato sul quotidiano Italia Oggi di venerdì 21 gennaio 2004. In occasione di questa conferenza è stato affermato che “ la filosofia di fondo di questo testo è di considerare ogni forma di tutela come un vincolo eccessivo, come un laccio che impedisce lo sviluppo e la competitività. Così si cancellano, o si svuotano sostanzialmente, i punti più importanti della normativa già in vigore, ma anche della normativa comunitaria e della stessa Costituzione europea. Se il Testo Unico venisse approvato così com’è, il 90% delle imprese potrebbe allentare le condizioni di sicurezza dei propri lavoratori “.

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