– 5 aprile: repliche di pubblici ministeri e parti civili e le risposte della difesa.
– 13 aprile: ulteriore udienza
– 15 aprile: previsione della sentenza.
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Grande attesa per ciò che diranno pm e parti civili: i quali, intervenendo per l’ultima volta nel processo, dovranno prendere posizione contro l’arringa del difensore, Enzo Audisio, che ha chiesto:
– l’assoluzione sia per l’ad di Thyssen, Harald Espenhahn – per il quale, secondo il legale, “il fatto non costituisce reato”
– l’assoluzione per i consiglieri delegati Marco Pucci e Gerard Priegnitz (per i quali, sempre secondo Audisio, “il fatto non sussisterebbe”).
L’avvocato Audisio ha usato toni forti contro le parti civili.
Gli enti territoriali, Comune, Provincia, Regione, e anche i sindacati: «nessuno di loro ha diritto di chiedere danni». «Ho ascoltato con sconcerto le loro richieste, sproporzionate e immotivate – esordisce lavvocato – la Regione ha chiesto 6 milioni, Provincia e Comune 1 milione e mezzo». Cita la sentenza del tribunale di Cuneo per il Molino di Cordero: 5 lavoratori morti a seguito di una tremenda esplosione. «Cè uninspiegabile differenza di comportamento. Ma lunica differenza, a parte il numero di vittime, è stato il clamore mediatico. Eppure in quel caso gli enti hanno chiesto complessivamente il risarcimento di un euro simbolico, qui, invece, la Regione chiede un euro per ogni abitante».
Il difensore lancia il suo affondo: «Chiedono danni di immagine, ma dove erano gli enti quando dovevano partecipare alle attività ispettive? La Regione lha fatto attraverso il comitato di controllo, la provincia talvolta è intervenuta. Il Comune, pur invitato, non si è mai degnato. Hanno avuto un ruolo nella chiusura, si sono seduti al tavolo delle trattative: ma si sono mai occupati di sicurezza? Solo dopo ci dicono che lo stabilimento era abbandonato, dimenticato.
Ma prima doverano? Questi dati non possono essere trascurati».
Ce ne è anche per i sindacati. «Assurde» le loro richieste: «Fiom, Fim e Uil hanno svolto un ruolo nelle fasi finali dello stabilimento.
Ma nemmeno in quelle sedi hanno mai segnalato problemi di sicurezza: si è sempre e solo discusso di problemi occupazionali.
Quella era lunica attenzione dei sindacati».
«Doverano allora quando si sono verificati i fatti? due le opzioni: o, se cerano, non se ne sono accorti, oppure quei fatti non si sono mai verificati.
(Red)