La lettera aperta, pubblicata sul sito del movimento Tobacco Endgame ha per oggetto: richiesta di chiarimenti rispetto alla liceità della sponsorizzazione di società medicoscientifiche da parte dell’industria del tabacco.
Con questa lettera gli Scriventi, in qualità di membri delle Società Scientifiche che hanno dato vita all’alleanza Tobacco Endgame (www.tobaccoendgame.it), richiedono quale posizione gli Enti e i Soggetti in indirizzo intendano assumere nei confronti del rapporto tra società scientifiche di area medica e l’industria del tabacco, un rapporto che solleva numerosi interrogativi.
Limitatamente a quanto è a nostra conoscenza, dal 22 al 24 Novembre 2018 si è tenuto il congresso della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (SIAPAV) che ha visto la partecipazione della Philip Morris International Science, una branca della principale industria del tabacco a livello globale, in qualità di sponsor o partner e l’allestimento di uno stand Philip Morris International (PMI). Qualcosa di simile era già avvenuto quest’anno nel Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia (SITOX) nella scorsa primavera, a Bologna. A Ottobre si è tenuto a Milano il Congresso sella Società Italiana di Chirurgia Odonto-Stomatologica (SIDCO), in cui la responsabile di Ricerca e Sviluppo della British American Tobacco (BAT) ha tenuto una relazione sulle prospettive dei nuovi prodotti a tabacco riscaldato, dal punto tossicologico e della salute. Siamo in presenza di una offensiva dell’industria del tabacco in Italia?
Philip Morris e British American Tobacco cercano di entrare in prima persona nel dibattito medico, supportando congressi medici e intervenendo con parole d’ordine che a noi sembrano paradossali: pur continuando a vendere sigarette combustibili in tutto il mondo, in Italia e altri paesi, PMI e BAT si fanno paladine di un mondo senza fumo, in cui le loro sigarette combustibili siano sostituite dai loro dispositivi che riscaldano cartucce di tabacco, e che vengono proposti come strumento di una strategia di riduzione del danno. Per farlo, richiedono collaborazione proprio al mondo della salute e ai medici in primo luogo.
L’incontro tra medici difensori della salute e multinazionali del tabacco, i cui profitti derivano dalla promozione e dalla vendita di prodotti nocivi per la salute, è giustificato sul piano della salute pubblica? sul piano legale? e sul piano dell’etica medica? Cosa ci dice la Convenzione quadro per il controllo del tabacco? esistono precedenti nella storia di alleanze di questo tipo, con quali esiti? (…)
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