Tossicodipendenze in Italia: presentata la Relazione Annuale 2010.

Nel 2009 i consumatori di droga in Italia sono diminuiti del 25,/% rispetto all’anno precedente. Nel 2008 erano 3.934.450, nel 2009 sono scesi a 2.934.500. In calo anche i consumi di tutte le sostanze stupefacenti. E’ quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sull’uso di sostanze stupefacenti e sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, messo a punto dal dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri.

I motivi dell’inversione di tendenza nei consumi di droga in Italia sono molteplici. Hanno contribuito tutte le azioni di prevenzione messe in atto sia a livello centrale che regionale, oltre alle nuove regole per il controllo, dai drug test per i lavoratori a rischio e per avere la patente ai test su strada e sicuramente la crisi economica, che ha ridotto gli acquisti di drog soprattutto per quei consumatori occasionali dello “sballo di fine settimana”.

Il calo dei consumi vale sia per la popolazione generale che per quella studentesca (15-19 anni) e si riferisce a tutte le sostanze stupefacenti. Negli ultimi 12 mesi, è da rilevare una diminuzion4 particolarmente significativa (-9%) della cannabis nella popolazione in generale, mentre per gli studenti diminuiscono tutti i consumi tranne quello di stimolanti.Per entrambe le categorie, si conferma la forte tendenzaq al policonsumo (più droghe o droga insieme ad alcol).

Alla diminuzione dei consumi di droga, dunque, va in contro tendenza il consumo di alcol: l’assunzione quotidiana è aumentata, dal 2007 al 2010, del 18,2%. L’incremento percentuale delle ubriacature (oltre 40 volte nella vita) è stato del 200%, passando da una prevalenza dell’1% nel 2007 al 3% del 2010. Questo andamento contrapposto potrebbe trovare spiegazione – secondo la relazione – nella minore capacità di spesa, soprattutto negli utilizzatori occasionali di sostanze stupefacenti, a causa della crisi economica e nella minore percezione del rischio per la salute rispetto alle droghe.
Più in particolare, gli studenti consumano più cocaina rispetto alla popolazione generale (l’1,6% l’ha consumata negli ultimi 30 giorni contro lo 0,4%) e molta più cannabis (12,3% contro 3%). Il consumo di spinelli cresce con l’età dai 15 ai 19 anni. Per quanto riguarda la popolazione generale, per l’eroina cala il consumo occasionale mentre resta stabile quello frequente o quotidiano; cala anche il consumo occasionale di cocaina.
La droga viaggia sempre più sul web: online si offre, si acquista, si attivano blog, forum e social network per scambiarsi consigli e informazioni. Negli ultimi anni, rileva il documento, si sta registrando uno spostamento sempre più marcato dell’offerta e della commercializzazione di sostanze illecite via Internet. Ci sono farmacie ondine che vendono farmaci e sostanze di ogni genere senza richiedere alcuna prescrizione medica, e ondine drugstore dove è possibile acquistare facilmente sostanze vietate.Accanto a questo, poi, si sono sviluppati blog, forum, chatroom, social network dedicati alla discussione sulle varie droghe. Gli utenti di scambiano così informazioni, consigli e “istruzioni per l’uso” molto rapidamente.
I ricoveri in ospedale per uso di cocaina sono aumentati nel 2009 del 4,2% rispetto all’anno precedente, e quelli per uso di cannabinoidi del 5%. Diverse le classi di età più frequentemente coinvolte: più giovani per la cannabis (20.24 anni), per la cocaina 30-39 anni, per l’eroina 35-44 anni. La media nazionale è di 41,7 ricoveri ogni 100 mila abitanti.
Aumenta l’età media delle persone morte per droga. E si continua a morire soprattutto per eroina, ma anche per cocaina che registra un aumento delle overdose.
Si conferma, dunque, la tendenza alla diminuzione dei decessi per droga: nel 1999 erano stati 1.002 nel 2009 sono stati 484.

(LG-FF)

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