Trasporto su strada: promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 120/5 del 15 maggio 2009 è pubblicata la Direttiva 2009/33/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada.

Fra le risorse naturali, di cui all’art. 174, paragrafo 1, del trattato che istituisce la Comunità europea impone di perseguire un’utilizzazione accorta e razionale, rientra il petrolio, che è la principale fonte di energia nell’Unione europea, ma anche una delle più importanti fonti di emissioni inquinanti.

La comunicazione della Commissione del 15 maggio 2001 intitolata “Sviluppo sostenibile in Europa per un mondo migliore: strategia dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile”, presentata al Consiglio europeo di Goteborg il 15 e 16 giugno 2001, ha annoverato le emissioni di gas a effetto serra e l’inquinamento causato dai trasporti tra i principali ostacoli allo sviluppo sostenibile.
Il Libro verde sui trasporti urbani della Commissione del 25 settembre 2007, intitolato “Verso una nuova cultura della mobilità urbana” indica che le parti interessate sono favorevoli alla promozione dell’introduzione sul mercato di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico mediante appalti pubblici “ecologici”.

La proposta indica che una possibilità sarebbe quella dio stabilire come criterio di aggiudicazione degli appalti, oltre al prezzo dei veicoli, l’internazionalizzazione dei costi esterni connessi al consumo di carburante, alle emissioni di CO2 e alle emissioni inquinanti per tutto l’arco della vita utile dei veicoli oggetto di appalti. Inoltre, gli appalti pubblici potrebbero accordare la preferenza alle nuove norme europee. Più presto entreranno in funzione veicoli puliti, migliore diventerà la qualità dell’aria nelle città.

La presente direttiva risponde alla necessità di coadiuvare gli Stati membri agevolando e strutturando lo scambio di informazioni e migliori prassi al fine di incentivare l’acquisto di veicoli puliti e a basso c consumo energetico.
Inoltre, la presente direttiva prevede un insieme di opzioni per tener conto dell’impatto energetico e dell’impatto ambientale, il che permette alle amministrazioni e agli operatori che abbiano elaborato metodologie specificatamente concepite per rispondere alle condizioni ed esigenze locali per continuare a applicarle.

L’applicazione obbligatoria di criteri per gli appalti riguardanti veicoli puliti e a basso consumo energetico non preclude l’inclusione di altri criteri pertinenti di aggiudicazione. Non impedisce, inoltre, di scegliere veicoli che sono stati modificati per garantire migliori prestazioni ambientali. Tali criteri di aggiudicazione possono anche essere previsti negli appalti coperti dalle direttiva 2004/17/CE o 2004/18/CE, purchè siano collegati all’oggetto del contratto, non conferiscano una libertà incondizionata di scelta all’amministrazione o ente appaltante, siano espressamente menzionati e rispettino i principi fondamentali del trattato.

In sostanza, la presente direttiva “impone alle amministrazioni aggiudicatrici, agli enti aggiudicatori e a taluni operatori di tener conto dell’impatto energetico e dell’impatto ambientale nell’arco di tutta le vita, tra cui il consumo energetico e le emissioni di CO2 e di talune sostanze inquinanti, al momento dell’acquisto di veicoli adibiti al trasporto su strada, al fine di promuovere e stimolare il mercato dei veicoli puliti e a basso consumo energetico e di potenziare il contributo del settore dei trasporti alle politiche della Comunità in materia di ambiente, clima ed energia”.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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