Tutela dei lavoratori esposti alle radiazioni ottiche

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 172 E/27 del 12 luglio 2005 è pubblicata la Posizione Comune (CE) N. 24/2005 definita dal Consiglio il 18 aprile 2005 in vista dell’adozione della direttiva 2005/…/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del…, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche).

In vista dell’adozione della direttiva sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche) (diciannovesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE), il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno adottato, in materia, la Posizione Comune (CE) N. 24/2005 definita dal Consiglio il 18 aprile 2005 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 172 E/26 del 12 luglio 2005.
La Posizione Comune di cui sopra parte dalla comunicazione della Commissione sul suo programma d’azione per l’attuazione della Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori che prevede, fra l’altro, l’introduzione di prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici.
Dopo l’adozione delle direttive sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei rischi dagli agenti fisici (vibrazioni) con la direttiva 2002/44/CE del 25 giugno 2002, sull’esposizione dei rischi al rumore (direttiva 2003/10/CE), sull’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici (direttiva 2004/40/CE), il Parlamento europeo e il Consiglio, su proposta della Commissione, ritengono ora necessario introdurre misure di di protezione dei lavoratori contro i rischi associati alle radiazioni ottiche, a causa dei loro effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, in particolare i danni agli occhi e alla cute.Tali misure mirano non solo ad assicurare la salute e la sicurezza di ciascun lavoratore considerato individualmente, ma anche a creare per tutti i lavoratori della Comunità una piattaforma minima di protezione che eviti possibili distorsioni della concorrenza.
Con l’ufficializzazione avvenuta con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE della Posizione Comune del Parlamento europeo e del Consiglio UE (e già accettata dalla Commissione lo scorso maggio) si apre infatti la strada verso l’approvazione definitiva per l’ultima delle quattro direttive messe in cantiere dall’UE sulla tutela dei lavoratori dagli agenti fisici. La direttiva sulle radiazioni ottiche, ormai in via di adozione, stabilisce l’introduzione di valori limite di esposizione alle radiazioni ottiche, lasciando agli Stati membri la facoltà di mantenere o di adottare disposizioni più severe per la protezione dei lavoratori, in particolare fissando valori limite di esposizione inferiore.
La direttiva in via di approvazione, sottolinea che si deve intendere per:
-radiazioni ottiche tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezze d’onda comprese tra i 100 mm e 1 mm. Lo spettro delle radiazioni ottiche si suddivide in radiazioni ultraviolette, radiazioni visibili e radiazioni infrarosse.
-laser (amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione), ovvero qualsiasi dispositivo al quale si possa far produrre o amplificare le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezze d’onda delle radiazioni ottiche soprattutto mediante il processo di emissione stimolata controllata;
-radiazione laser: radiazione ottica da un laser;
-radiazione non coerente: qualsiasi radiazione ottica diversa dalla radiazione laser.

Fonte: Eur-Lex

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