UE – Programma d’azione nel campo dell’apprendimento permanente

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 327/45 del 24 novembre 2006 è pubblicata la Decisione N.1720/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 che istituisce un programma d’azione nel campo dell’apprendimento permanente.

Nel Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, l’Unione europea si è prefissata un obiettivo strategico: diventare l’economia fondata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, nella stessa sede il Consiglio ha chiesto al Consiglio “Istruzione” di avviare una riflessione generale sui futuri obiettivi concreti dei sistemi d’istruzione, incentrata sulle preoccupazioni e priorità comuni nel rispetto delle diversità nazionali.
Una società avanzata basata sulla conoscenza è essenziale per aumentare il tasso di crescita e di occupazione. L’istruzione e la formazione sono, quindi, priorità fondamentali per consentire all’Unione europea di raggiungere gli obiettivi di Lisbona.
A tale fine è stato istituito un programma comunitario d’azione comunitaria di apprendimento permanente il cui obiettivo generale è quello di contribuire, attraverso l’apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell’ambiente per le generazioni future. L’obiettivo del programma è, in particolare, quello di promuovere all’interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.
Il programma si prefigge, fra l’altro, di contribuire allo sviluppo di un apprendimento permanente di qualità e promuovere risultati elevati , l’innovazione e una dimensione europea nei sistemi e nelle prassi del settore; sostenere la realizzazione di uno spazio europeo dell’apprendimento permanente; contribuire migliorare la qualità, l’attrattiva e l’accessibilità delle opportunità di apprendimento permanente disponibili negli Stati membri; rafforzare il contributo dell’apprendimento permanente alla coesione sociale, alla cittadinanza attiva, al dialogo interculturale, alla parità tra le donne e gli uomini e alla realizzazione personale; contribuire a una maggiore partecipazione di persone di tutte le età, comprese quelle con particolari esigenze e le categorie svantaggiate all’apprendimento permanente a prescindere dal retroterra socioeconomico.

Fonte: Eur-Lex

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