UE: Legge 98/2013 viola la Direttiva 89/391/CEE su assenza DUVRI in rischio basso ? Ora Governo fermi i decreti attuativi

La Commissione Europea risponde a denuncia di Marco Bazzoni, n. CHAP (2013)02072

UE: Legge 98/2013 viola la Direttiva 89/391/CEE se si sostituisce il DUVRI con un incaricato? nei casi del cosiddetto “rischio basso” ?

La Commissione europea lo ritiene possibile (o comunque non manifestamente infondato), tanto che mercoledì 8 Gennaio 2014, ha inviato una risposta dettagliata di 12 pagine in risposta alla denuncia presentata da Marco Bazzoni, in cui decide che gli elementi presentati da Bazzoni:

1.: richiedono un’analisi approfondita per stabilire se si configuri una violazione della Direttiva 89/391/CEE;

2.: saranno contattate le autorità italiane per ottenere informazioni dettagliate sull’attuazione di queste disposizioni dopo l’entrata in vigore delle modifiche legislative in questione.

La denuncia di Bazzoni, non nuovo a questo tipo di denuncia e che si auto-definiswce “operaio metalmeccanico e RLS – Firenze“, era relativa a 5+1 livelli di possibile violazione della Direttiva 89/391/CEE (la Direttiva quadro su salute e sicurezza), apportate al D.Lgs. 81/2008 in tema di semplificazioni per la sicurezza sul lavoro, dal cosiddetto “Decreto del Fare” (Decreto Legge n. 69/2013, convertito con la Legge n. 98/2013).

In questa prima news diamo conto del primo livello di denuncia di violazione, apportate dalle modifiche dell’art. 26, comma 3, del D.Lgs. 81/2008, relativo alla possibilità di sostituire il Duvri con un “incaricato” per le attività a (cosiddetto) basso rischio infortunistico, che violerebbe l’articolo 6, paragrafo 4 della direttiva 89/391/CEE.

La risposta della Commissione europea prende in considerazione la possibilità di tale violazione: conferendo (NdR la modifica) a certi tipi di datori di lavoro committenti che esercitano attività a basso rischio di infortuni la possibilità di sostituire l’elaborazione del DUVRI (Documento Unico di valutazione dei rischi da interferenze) con la designazione di “un proprio incaricato” (preposto) “in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali adeguate e specifiche in relazione all’incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dell’ambiente di lavoro

La decisione della Commissione europea conferma la durissima battaglia promossa dalla CIIP contro il cosiddetto rischio basso per gli infortuni e (soprattutto) le Malattie Professionali, condotta in fase di discussione parlamentare sul DL 69/2013, che pur ottenne importanti risultati.

Ora, Governo, Conferenza Stato-Regioni, Commissione Consultiva ed INAIL si astengano dal procedere alla approvazione di decreti delegati di individuazione dei rischi bassi per infortuni e malattie professionali, che – siamo certi – sarebbero dichiarati violazione della Direttiva 89/391/CEE, con una nuova “figuraccia” dell’Italia (dopo le precedenti: “tempo lavoro al VDT”, “requisiti RSPP, “valutazione di “tutti i rischi”, “RSPP interno”, ecc.)

Ringraziamo Marco Bazzoni.

Seguiranno ulteriori informazioni.

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