UE:libro verde sulla tutela del commercio elettronico

La Commissione europea ha adottato l’8 febbraio scorso un “Libro verde sulla revisione dell’acquis relativo ai consumatori” con il quale intende dare avvio a un processo di profonda revisione delle norme comunitarie in materia di protezione dei consumatori per adattarle alle nuove esigenze della realtà digitale, in rapida evoluzione.

Basandosi sui contributi che le perverranno in risposta a questo Libro verde, la Commissione si propone di accrescere la fiducia dei consumatori nel mercato unico europeo grazie a una normativa chiara e semplice che stabilisca i loro diritti, permetta scelte sicure e garantisca un’adeguata protezione in caso di difficoltà.
Il Centro europeo consumatori riceve ogni anno centinaia di denunce riguardanti gli acquisti on line transfrontalieri. I principali motivi di scontento sono le mancate consegne o i ritardi nelle consegne, il periodo di “ripensamento” durante il quale è possibile esercitare il diritto di recesso, le modalità di restituzione delle merci e di rimborso.
Con lo sviluppo degli acquisti on line è anche emersa tutta una serie di nuove problematiche che non hanno avuto risposte adeguate, sicchè i consumatori non vedono tutelati i loro diritti e le imprese si trovano alle prese con un dedalo di complesse normative.
Le possibili linee d’intervento che il Libro verde presenta vertono su 28 punti,tra cui:
-una definizione più precisa della nozione di consegna in relazione agli acquisti transfrontalieri ( questione su cui si appunta il maggior numero di denunce dei consumatori) che garantisca ai consumatori maggiore protezione e faccia chiarezza sui loro diritti in caso di consegna ritardata, mancata o parziale;
-norme più chiare e più semplici sulle modalità di restituzione dei prodotti, che oggi variano notevolmente all’interno dell’UE ( dalla comunicazione al venditore via email all’obbligo di raccomandata postale);
-norme comuni anche per quanto riguarda il diritto di recesso e i costi di restituzione delle merci ( attualmente le disposizioni variano dalla gratuità per il consumatore all’obbligo i sostenere tutti i costi);
-semplificazione, per mezzo di norme comuni, dei rimedi a disposizione dei consumatori ( attualmente una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto sono invocaboli solo nel caso in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o sproporzionate; per i consumatori è difficile, specie a distanza, giudicare se sia fondata o meno l’affermazione del venditore che considera sproporzionato un determinato rimedio);
-una normativa comunitaria che disciplini con chiarezza la questione del cosiddetto “periodo di riflessione” entro il quale l’acquirente ha il diritto di tornare sulla sua decisione e di restituire il bene acquistato;
-nuove questioni devono essere affrontate, ad esempio l’opportunità di estendere a determinati servizi le garanzie e i diritti che valgono per i prodotti (chi acquista un CD in un negozio gode di una garanzia, chi scarica musica da Internet no);
-norme più chiare che pongano fine all’incertezza creata dall’esenzione per i “beni usati venduti in un’asta” prevista dalla vigente direttiva 1999/44/CE su taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di consumo.
La consultazione sul “Libro verde sulla revisione dell acquis relative ai consumatori durera’ tre mesi.

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