Tra l’inizio del 2008 e giugno 2010 sono stati attivati in Italia 27,4 milioni di contratti di lavoro (il 49% da donne), nella stragrande maggioranza (il 73,4%) precari.
Tra l’inizio del 2008 e giugno 2010 sono stati attivati in Italia 27,4 milioni di contratti di lavoro (il 49% da donne), nella stragrande maggioranza (il 73,4%) precari.
Lo rileva la Uil nel suo rapporto sulle comunicazioni obbligatorie, spiegando comunque che il numero dei contratti attivati e’ cosi’ alto perche’ tiene conto del fatto che una persona puo’ avere nel tempo piu’ contratti ma anche piu’ rapporti di lavoro contemporaneamente (come nel caso delle collaborazioni a progetto).
Lindagine analizza il periodo temporale che va da gennaio 2008 a giugno 2010.
Oltre al criterio temporale, lelaborazione contiene 3 sezioni di studio: analisi
– quantitative (rapporti di lavoro avviati e cessati nei periodi considerati),
– merceologiche (la movimentazione dei rapporti di lavoro nei diversi settori produttivi) e
– qualitative (tipologie contrattuali che hanno caratterizzato tali rapporti di lavoro).
In particolare, per questultima sezione, le diverse tipologie contrattuali sono state suddivise in 2 macro insiemi:
– buone forme contrattuali in cui sono stati collocati i rapporti di lavoro instaurati con contratto a tempo indeterminato e con contratto di apprendistato
– deboli forme contrattuali in cui sono presenti i rapporti di lavoro avviati con il contratto a tempo determinato, collaborazioni e altre tipologie.
(LP)