Un sondaggio rivela che la privacy dei giovani internauti è a rischio.

Secondo quanto riferito nella Comunicazione della Commissione europea IP/11/479 del 18 aprile, un sondaggio rivela che la privacy dei giovani internauti è a rischio a causa dell’uso sempre più precoce dei social network.

Da un sondaggio paneuropeo svolto su incarico della Commissione europea risulta che il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni e il 38% dei bambini tra i 9 e i 12 anni ha registrato un profilo su un sito di social nerwork. Un quarto degli intervistati dichiara di navigare su siti come Facebook, Hyves, Tuimti, Nasza-Klasa SchuelerVZ, Hi5, Iwiw o Myvip con un profilo “pubblico”, dunque visibile a tutti, e molti di loro indicano anche il loro indirizzo e/o il numero di telefono. Il quadro che emerge dal sondaggio assume rilevanza anche in vista dell’ormai prossima revisione dell’accordo europeo sulla socializzazione in rete più sicura. L’accordo, mediato dalla Commissione europea, è stato firmato nel 2009 dai gestori dei principali social network, che ha n no deciso di adottare misure a tutela della sicurezza in rete dei loro utenti minorenni. Proprio la sicurezza è un elemento fondamentale dell’Agenda digitale europea.

Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’agenda digitale, ha dichiarato: “Un numero crescente di bambini e ragazzi si collega ai siti di social networking, ma molti di loro non adottano i necessari accorgimenti per proteggersi in rete, esponendosi così al rischio di stalking e adescamento. Tutti i gestori di social networking dovrebbero pertanto immediatamente aumentare automaticamente il livello di privacy dei profili dei loro utenti minorenni, rendendoli accessibili soltanto a una cerchia di persone stabilita dagli utenti stessi ed escludendoli dai motori di ricerca ondine. Gli operatori che non hanno ancora sottoscritto l’accordo europeo sulla socializzazione in rete più sicura sono chiamati ad aderire in tempi brevi, perché è in gioco la sicurezza dei nostri figli”.

(LG-FF)

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