Un videogioco in 3D insegna la sicurezza nella logistica

Dal magazzino allo smistamento merci, fino ad arrivare all’area spedizione. Un simulatore virtuale guida il lavoratore a muoversi correttamente all’interno un cantiere logistico.

Dal magazzino allo smistamento merci, fino ad arrivare all’area spedizione. Come è strutturato un cantiere logistico e come un lavoratore dovrebbe muoversi correttamente al suo interno lo spiega un nuovo videogioco in 3D. Cofinanziato da Inail Emilia Romagna, Provincia e Confcooperative di Piacenza e realizzato in collaborazione con Ausl e Irecoop – grazie al protocollo d’intesa per il miglioramento dei livelli di prevenzione, sicurezza e protezione sociale dei lavoratori negli appalti di facchinaggio, logistica e movimentazione merci – il nasce all’interno del progetto “La sicurezza in 3D nella logistica”, finalizzato a fornire risposte concrete per la sicurezza sul lavoro.

Articolato in cinque livelli, il videogame – sviluppato interamente dall’agenzia grafica Poliedra – esplora le cinque aree principali presenti in ogni cantiere logistico: accesso al magazzino e spogliatoio, ricevimento e smistamento merci, stoccaggio, picking e spedizione. Il lavoratore, che in questo caso indossa i panni del giocatore, deve interagire con gli oggetti in movimento, assistere ad alcuni video e rispondere ai quiz sul settore di riferimento. Per poter accedere al livello successivo è necessario totalizzare una certa quantità di punti e solo dopo il quinto step la formazione viene considerata completata.

Tra le novità dello strumento, oltre al fatto di essere molto simile a un videogioco, la presenza di video-lezioni interattive in 3D sui principali rischi del settore e la possibilità di scegliere tra quattro lingue differenti, per sensibilizzare anche i lavoratori stranieri. “Ci siamo resi conto – precisa a questo proposito Daniele Sarselli, presidente di Poliedra – che i corsi tradizionali di formazione sulla sicurezza avevano alcune lacune, come la poca interazione tra insegnante e lavoratore e la lingua, che spesso rendeva incomprensibili gli insegnamenti per i dipendenti stranieri”.

“Il simulatore virtuale aiuterà ad apprendere meglio le nozioni – sottolinea Davide Lumia, responsabile dell’Inail di Piacenza – e permetterà di formare in maniera interattiva aziende e dipendenti sul tema della sicurezza. Se indaghiamo sull’attività specifica svolta dal lavoratore al momento dell’infortunio, dalla nostra dati emerge chiaramente come gli incidenti o le patologie siano determinati in particolare dai comportamenti. Con questo progetto, quindi, aumentiamo la consapevolezza dei lavoratori e, di conseguenza, la loro tutela in tema di salute e sicurezza”.

Fonte: INAIL

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