Una giornata storica per l’UE: la firma del trattato di Lisbona.

I 27 Stati membri dell’Unione europea hanno firmato, il 14 dicembre 2007, il Trattato di Lisbona, compiendo un importante passo sulla via dell’integrazione europea.

Il trattato segna una nuova fase, in quanto dota l’Unione degli strumenti necessari per rispondere alle sfide del XXI secolo. La Commissione ritiene – come riferisce la rappresentanza in Italia – che il nuovo trattato offra nuovi e importanti vantaggi ai cittadini, risolvendo il dibattito istituzionale per i tempi a venire. In linea con il doppio approccio della Commissione Barroso, ciò consentirà di porre maggiormente l’accento sulle questioni che stanno più a cuore ai cittadini come la crescita e l’occupazione, l’energia, i cambiamenti climatici e le migrazioni. La Commissione invita gli Stati membri a ratificare tempestivamente il trattato affinché possa entrare in vigore il 12° gennaio 2009.

Il trattato di Lisbona modifica i trattati UE e CE in vigore senza però sostituirli, dotando l’Unione di un quadro giuridico e degli strumenti necessari per affrontare le sfide future e per rispondere alle aspettative dei cittadini.
Molti saranno i benefici: il nuovo trattato fa in modo che noi cittadini europei possano far sentire la loro voce negli affari europei e sancisce i loro diritti fondamentali in un’apposita Carta. L’UE sarà in grado di rispondere meglio alle aspettative dei cittadini in settori quali l’energia, i cambiamenti climatici, la criminalità transfrontaliera e l’immigrazione e di esprimersi con una sola voce sulla scena internazionale.

Ecco alcuni dei principali miglioramenti:

– un’Unione più democratica, più aperta e più responsabili: grazie all’apertura dei dibattiti legislativi al pubblico, i cittadini e i parlamenti nazionali potranno avere una conoscenza diretta delle decisioni adottate. I cittadini europei avranno la possibilità di influire sulle proposte legislative dell’Ue;
– un’Unione più efficiente, grazie a istituzioni più efficienti e razionali. Ad esempio, grazie ad un processo decisionale più rapido e coerente in materia di pubblica sicurezza, l’Ue sarà in grado di lottare meglio contro la criminalità, il terrorismo e la tratta di esseri umani;
– maggiori diritti per i cittadini europei: i valori e gli obiettivi dell’Ue non sono mai stati proclamati in modo più chiaro. Inoltre la Carta dei diritti fondamentali avrà lo stesso valore giuridico dei trattati;
– più peso sulla scena internazionale: l’Ue si adopererà per assicurare maggiore coerenza tra i diversi aspetti della sua politica esterna (diplomazia, sicurezza, scambi commerciali, aiuti umanitari). La personalità giuridica unica rafforzerà il potere negoziale dell’Unione.

I miglioramenti previsti consentono all’Unione di aprirsi ai cambiamenti, di garantire maggiore sicurezza e prosperità ai cittadini europei permettendo loro di piegare a proprio vantaggio la globalizzazione.
Per spiegare in modo chiaro e semplice le novità politiche e le riforme istituzionali la Commissione europea ha inaugurato un sito web interamente dedicato al trattato (http://europa.eu/lisbon_treaty/index.it.htm), che fornisce informazioni di facile consultazione e lettura in tutte le 23 lingue ufficiali dell’Ue, con schede tematiche che illustrano i principali cambiamenti.

(LG-FF)

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