Uno sguardo sull’istruzione: indicatori OCSE.

Nell’area dell’OCSE, i governi sanno cercando di rendere più efficace il sistema di istruzione e al contempo di accedere a risorse supplementari che permettano di rispondere alla domanda crescente in materia.

L’edizione 2010 della pubblicazione intitolata “ Education at a Glance: OECD Indicators” offre ai vari paesi l’occasione di riflettere sulla loro performance i n un’ottica comparativa.Vi si trova una vasta gamma di indicatori aggiornati e comparabili relativi ai diversi sistemi che rappresenta il giudizio condiviso dei professionisti del settore sulla modalità con cui misurare la realtà attuale del panorama dell’istruzione su scala internazionale.

Gli indicatori mostrano quali sono i soggetti coinvolti nel settore, quanto si spende e come operano i sistemi di istruzione. Illustrano inoltre un’ampia gamma di risultati ottenuti attraverso il paragone, ad esempio, tra le prestazioni degli studenti in aree specifiche e l’impatto dell’istruzione sui livelli di retribuzione e sulle opportunità di impiego degli adulti.

Si legge nel rapporto che i paesi dell’OCSE investono fortemente in formazione. Nei livelli inferiori a quello terziario,la spesa delle istruzioni educative per studente tra il 1995 e il 2007 è aumentata in tutti paesi, in media del 43% nonostante il numero degli studenti sia rimasto relativamente sta bile. A livello terziario, la spesa delle istruzioni educative per studente è aumentata di 14 punti percentuali nei paesi OCSE nel periodo 2000-2007, dopo essere rimasta sta bile nei cinque anni precedenti. Ciò riflette, in parte, gli sforzi di governi per espandere l’istruzione terziaria attraverso massicci investimenti (Indicatore B1).
I livelli di spesa variano considerevolmente da paese a paese, sia in termini assoluti che relativi.

I paesi OCSE spendono il 6,2% del loro PIL complessivo per le istituzioni educative, variando da oltre il 7% speso da Danimarca, Israele, Islanda, Stati Uniti e del paese partner della Federazione Russa al 4,5% o meno speso da Italia e Repubblica Slovacca (Indicatore B2).
Nell’attuale situazione economica, è particolarmente interessante analizzare la quota di spesa pubblica destinata all’istruzione. Anche nei paesi OCSE dove ilo coinvolgimento pubblico in altri settori è scarso, il finanziamento pubblico dell’istruzione rappresenta una priorità sociale. In media, i paesi dell’OCSE dedicato il 13,3% della spesa pubblica all’istruzione, variando del meno del 10% nella Repubblica Ceca, Italia e Giappone al quasi 22% del Messico (Indicatore B4).

Le risorse pubbliche investite in istruzione rendono in diversi modi, tra cui, ad esempio, una maggior gettito fiscale. In madia nei paesi dell’OCSE, un individuo con un livello di istruzione terziario produrrà nella sua vita lavorativa circa 119.000 dollari in più di imposte sul reddito e di contributi sociali rispetto a chi possiede solo un livello di istruzione secondaria superiore. Anche sottraendo la quota pubblica che ha finanziato parte dei costi della laurea circa 86.000 USD in media, vale a dire quasi tgre volte la quantità di investimenti pubblici per studente nell’istruzione terziaria. I ritorni per la società sono ancora maggiori, perché molti altri benefici dell’istruzione non sono direttamente traducibili in introiti fiscali (Indicatore A8).

La formazione svolge un ruolo fondamentale anche nel Contribuire a mantenere più a lungo i lavoratori in attività – un vantaggio che sta diventando una necessità, per l’invecchiamento della popolazione nei paesi OCSE. E aumenta inoltre l’occupabilità: in media tra i paesi OCSE a partire dal 1997, i tassi di disoccupazione di coloro che possiedono un livello di istruzione terziario sono rimasti al di sotto del 4%, mentre quelli con al massimo il livello secondario superiore hanno superato più volte il 10% (Indicatore A6).

I benefici economici e sociali dell’istruzione, quindi, risultano evidenti. Ma al tempo stesso, non sembra essere sufficiente semplicemente spendere di più. E’ preoccupante, infatti, che all’aumento significativo della spesa per studente negli ultimi dieci anni in molti paesi non abbia corrisposto il miglioramento della qualità dei risultati.

(LG-FF)

Fonte: OCSE

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