La Commissione ha presentato la revisione intermedia della politica agricola europea (PAC)
Rapid, il servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea ha diffuso il documento che la stessa Commissione ha adottato a Bruxelles il 10 luglio 2002, intitolato ” Verso un’agricoltura sostenibile”, e riguardante la revisione intermedia della politica agricola comune (PAC). La Commissione è del parere che sia necessario giustificare meglio la spesa pubblica destinata al settore agricolo, la quale oltre a sostenere il reddito degli agricoltori, deve avere una contropartita più vasta in termini di qualità degli alimenti, di tutela dell’ ambiente e del benessere degli animali, di salvaguardia dei paesaggi e del patrimonio o infine, in termini di maggiore equilibrio e giustizia sociale. Con la presente revisione gli agricoltori – secondo la Commissione – saranno ormai dispensati da una serie di obblighi burocratici e saranno invece incoraggiati a produrre prodotti di elevata qualità che sono anche i più redditizi sul mercato, anziché orientare la produzione in funzione dei sussidi più elevati che potrebbero ottenere. La revisione della politica agricola comporterà considerevoli vantaggi economici per i consumatori e i contribuenti europei. Per conseguire questi obiettivi la Commissione propone di: 1) slegare completamente la produzione dagli aiuti diretti; 2) subordinare gli aiuti diretti al rispetto di norme ambientali, in materia di sicurezza alimentare, di benessere degli animali e di sicurezza sul lavoro; 3) aumentare considerevolmente gli stanziamenti comunitari a favore dello sviluppo rurale attraverso una modulazione degli aiuti diretti dalla quale saranno esentate le aziende di piccole dimensioni; 4) creare un nuovo regime di audit aziendale; 5) adottare nuove misure di sviluppo rurale intese a promuovere la produzione di qualità, la sicurezza alimentare, il benessere degli animali e a coprire i costi dell’ audit aziendale.
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