Verso una strategia tematica per la qualità dell’aria

Il Parere del Comitato delle Regioni

Sulla G.U.C.E. C 107/78 del 3 maggio 2002 è pubblicato il ” Parere del Comitato delle regioni sulla ” Comunicazione della Commissione -Il programma ” Aria pulita per l’ Europa” (CAFE): verso una strategia tematica per la qualità dell’ aria”.Con questo documento, il Comitato delle regioni della Comunità Europea intende sottolineare che, permanendo il fatto che tanto la salute umana quanto l’ ambiente sono minacciati dal persistere dell’ inquinamento atmosferico, si rende necessario migliorare la qualità dell’ aria in Europa. ” E’ imperativo – si legge nel documento – conformarsi al sesto programma di azione in materia ambientale mettendo l’ accento sullo sviluppo sostenibile e riconoscendo l’esigenza di impegnarsi nella creazione di città sostenibili ove un’economia sana possa coesistere con una buona qualità dell’ aria ( e con altri elementi determinanti per la salute umana e l’ambiente): Il programma CAFE ( “Aria pulita per l’ Europa ) deve affrontare in modo esaustivo, olistico, prestando particolare attenzione alle zone urbane, punto chiave della strategia ” aria pulita” per i cittadini e l’ambiente in Europa. Di estrema rilevanza è, quindi, la messa a punto di un programma tematico per l’ ambiente, teso a configurarsi come strumento per migliorare la qualità della vita, articolare le diverse attività e soprattutto consentire lo sviluppo sostenibile delle zone urbane”. Partendo da questa premessa, Il Comitato delle regioni ritiene fondamentale che vengano presi in considerazione i seguenti aspetti del problema: – integrazione di politiche specifiche in materia di qualità dell’ aria in un corpus coerente e relativa articolazione con le politiche settoriali; – riaffermazione del principio del supporto scientifico allo sviluppo delle politiche; – coinvolgimento dei diversi attori; – riconoscimento della necessità di prestare particolare attenzione alle fasce della popolazione più sensibili agli effetti dell’ inquinamento atmosferico ( specie bambini, anziani e gente affetta da patologie respiratorie); – riconoscimento dei nessi esistenti tra i livelli di esposizione all’ inquinamento atmosferico, l’ assetto territoriale e la protezione del consumatore; – rispetto del principio di sussidiarietà, nel senso che molte azioni devono essere avviate dalle collettività territoriali e regionali; – riconoscimento dell’ esigenza di maggiori risorse per garantire la strategia messa a punto e conseguire gli obiettivi; – istituzione di un sistema di monitoraggio dei risultati a garanzia e controllo della qualità. Nella valutazione generale, il Comitato delle regioni considera la Comunicazione della Commissione, a causa del carattere eccessivamente generico dell’ approccio adottato, ” deludente” in quanto ” essa non include elementi e disposizioni concrete sul modo di contemperare il nuovo programma e le diverse azioni attualmente in corso con implicazioni sulla qualità dell’ aria”.

Fonte: Eur-Lex

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