Anche “WI-FI libero” dal primo gennaio 2011: dopo anni di battaglie e ripetuti annunci, sono aboliti quasi tutti gli obblighi che gravavano sugli hotspot wi-fi pubblici dal 2005 per via del decreto Pisanu.
Gli esercenti non dovranno più quindi identificare gli utenti, registrarne il traffico. Sopravvive solo, fino al 31 dicembre 2011, un obbligo, esclusivamente per gli internet point: di richiedere licenza al Questore per qualsiasi punto di accesso internet pubblico (wi-fi e non; il tipo di tecnologia non importa).
Per “internet point” il decreto intende “gli esercizi pubblici che forniscono l’accesso ad Internet in via principale”.
Altri esercenti, cioè quelli che “lo forniscono in via accessoria” non saranno tenuti nemmeno a quest’obbligo: tabula rasa quindi per bar, ristoranti, hotel, tra gli altri.
Potranno offrire wi-fi gratis (o altre forme di accesso internet, ma il wireless è il modo più consueto) senza più preoccuparsi di sottostare alle norme del Pisanu.
Tra gli altri provvedimenti:
– slittano una serie di termini, tributari e non, tra i quali si segnala la proroga al 30 giugno 2011 delle scadenze per i versamenti fiscali e contributivi dei contribuenti che risiedono nelle zone alluvionate del Veneto, nonchè dei crediti d’imposta per il cinema.
– rifinanziamento del 5 per mille per il 2011, ma solo parziale.
Nella tabella 1, allegata al D.L. n. 225, sono inoltre elencati una serie di termini, es.:
– accatastamento di c.d. immobili fantasma
– la pubblicazione degli studi di settore
– la trasmissione delle dichiarazioni mensili dei sostituti dimposta
(Pa-Ro)