Il 2 dicembre scorso è stato ricordato il 21° anniversario del più grande disastro dell industria chimica. Quaranta tonnellate di una miscela di gas letali fuoriuscirono dall impianto di produzione di pesticidi della Union Carbide di Bhopal in India, provocando la morte di 25.000 persone, mentre oltre 500.000 sopravvissuti sopportano ancora le conseguenze di quel disastro Nel ricordare le vittime di quella tragedia, riportiamo una nota di Greenpeace.
Il 2 dicembre scorso è stato ricordato anche in Italia, grazie alle associazioni ambientaliste, quello che è stato il più grande disastro provocato dallindustria chimica. Infatti, tra il 2 e il 3 dicembre del 1984, a Bhopal, in India, si consumò una spaventosa tragedia che ha segnato la pagina più nera nella storia dellindustria chimica mondiale. Quaranta tonnellate di una miscela di gas letali fuoriuscirono dallimpianto di produzione di pesticidi dellUnion Carbide americana, provocando 25.000 morti , mentre oltre 500.000 persone sopravvissute sopportano ancora le conseguenze di quel disastro. Il suolo e le risorse idriche sono ancora fortemente contaminate da sostanze tossiche, e la popolazione è costretta ad usare acqua contaminata. Uno studio condotto a Bhopal sui modelli di crescita degli adolescenti, pubblicato nel 2003 dal Journal of American Medical Association, ha trovato un ritardo selettivo nella crescita dei bambini maschi nati da genitori esposti a quella miscela gassosa.
Come ha ricordato Greenpeace, in occasione della esposizione fotografica, inaugurata a Roma il 2 dicembre, di Raghu Rai allinterno della Libreria Feltrinelli di Galleria Colonna, lUnion Carbide abbandonò precipitosamente il sito industriale senza garantire alcun risanamento dellarea, lasciando sul posto enormi quantità di composti inquinanti. Daw Chemical , altra grande industria chimica americana operante anche in Italia, che ha assorbito la Union Carbide nel 2001, ha sempre rifiutato di farsi carico delle conseguenze legali e finanziarie dellaccaduto.
Nel link riportiamo una nota di Greenpeace dal titolo Bhopal 21 anni dopo dove sono riportate alcune testimonianze di quella tragedia.
Come ha ricordato Greenpeace, in occasione della esposizione fotografica, inaugurata a Roma il 2 dicembre, di Raghu Rai allinterno della Libreria Feltrinelli di Galleria Colonna, lUnion Carbide abbandonò precipitosamente il sito industriale senza garantire alcun risanamento dellarea, lasciando sul posto enormi quantità di composti inquinanti. Daw Chemical , altra grande industria chimica americana operante anche in Italia, che ha assorbito la Union Carbide nel 2001, ha sempre rifiutato di farsi carico delle conseguenze legali e finanziarie dellaccaduto.
Nel link riportiamo una nota di Greenpeace dal titolo Bhopal 21 anni dopo dove sono riportate alcune testimonianze di quella tragedia.
Fonte: Greenpeace
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