L’Assemblea del Senato ha approvato il disegno di legge recante “interventi per contrastare lo sfruttamento di lavoratori irregolarmente presenti sul territorio nazionale” (disegno di legge 1201-A)
L’Assemblea del Senato ha approvato il disegno di legge recante “interventi per contrastare lo sfruttamento di lavoratori irregolarmente presenti sul territorio nazionale” (disegno di legge 1201-A).
Queste le principali novità proposte dal provvedimento (che passa ora alla Camera) approvato dal Senato in prima lettura:
Viene introdotto nel codice penale il reato di «grave sfruttamento dell’attività lavorativa» e si prevede che «chiunque recluti lavoratori, ovvero ne organizzi l’attività lavorativa, sottoponendo gli stessi a grave sfruttamento, mediante violenza, minaccia o intimidazione», venga «punito con la reclusione da tre a otto anni, nonché con la multa di euro 9.000 per ogni persona reclutata o occupata».
E’ previsto l’arresto obbligatorio in flagranza nei casi di grave sfruttamento.
«Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri irregolarmente soggiornanti è punito con l’arresto da tre mesi ad un anno, nonché con l’ammenda di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato».
Per il datore di lavoro domestico «si applica la sola ammenda da 3.000 a 5.000 euro, qualora siano impiegati contestualmente non più di due lavoratori». Con tale disposizione si è voluto tenere conto dellesigenza di evitare sanzioni sproporzionate nei confronti di soggetti socialmente deboli, come ad esempio anziani non autosufficienti che si avvalgano di “badanti”.
E’ infine prevista la possibilità di avvalersi del sequestro preventivo dei luoghi di lavoro dove risultino occupati uno o più lavoratori stranieri, oggetto di intermediazione abusiva di manodopera.
Queste le principali novità proposte dal provvedimento (che passa ora alla Camera) approvato dal Senato in prima lettura:
Viene introdotto nel codice penale il reato di «grave sfruttamento dell’attività lavorativa» e si prevede che «chiunque recluti lavoratori, ovvero ne organizzi l’attività lavorativa, sottoponendo gli stessi a grave sfruttamento, mediante violenza, minaccia o intimidazione», venga «punito con la reclusione da tre a otto anni, nonché con la multa di euro 9.000 per ogni persona reclutata o occupata».
E’ previsto l’arresto obbligatorio in flagranza nei casi di grave sfruttamento.
«Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri irregolarmente soggiornanti è punito con l’arresto da tre mesi ad un anno, nonché con l’ammenda di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato».
Per il datore di lavoro domestico «si applica la sola ammenda da 3.000 a 5.000 euro, qualora siano impiegati contestualmente non più di due lavoratori». Con tale disposizione si è voluto tenere conto dellesigenza di evitare sanzioni sproporzionate nei confronti di soggetti socialmente deboli, come ad esempio anziani non autosufficienti che si avvalgano di “badanti”.
E’ infine prevista la possibilità di avvalersi del sequestro preventivo dei luoghi di lavoro dove risultino occupati uno o più lavoratori stranieri, oggetto di intermediazione abusiva di manodopera.
AG
Fonte: Senato
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