Il 5 giugno è stata celebrata la giornata mondiale dell’Ambiente dedicata ai piccoli stati insulari e in via di sviluppo

E’ stata celebrata in oltre 100 paesi, ma si conta soprattutto sulla forza esponenziale che può scaturire dalle azioni dei singoli cittadini del Pianeta

“Il pianeta Terra è la nostra isola condivisa, dobbiamo unire le forze per proteggerla”, ha dichiarato il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon in occasione del lancio dell’iniziativa.

I piccoli stati insulari (SIDS) in via di sviluppo hanno un sempre avuto un ruolo significativo nel Pianeta, soprattutto in termini di cultura, paesaggi naturali e biodiversità, ma sono oggi i più soggetti a vulnerabilità e rischi derivati dai cambiamenti climatici. La loro situazione è variegata. Isole come Trinidad, Tobago, Tonga, Samoa, sono attualmente più soggette a problemi derivati dai cambiamenti climatici. Il solo riscaldamento della Terra potrebbe causare in quei luoghi catastrofi naturali irreversibili e molte di queste isole potrebbero addirittura scomparire per l’innalzamento del livello degli oceani.

Altrove non mancano esperienze di resilienza e di innovazione. Ad esempio, Tokelau ha raggiunto il 100 % di produzione di energia da fonte solare; nelle Fiji, per sopperire alla mancanza di risorse per nuovi sistemi di drenaggio e dighe, i residenti locali stanno ripristinando le mangrovie e le barriere coralline per aiutare a prevenire inondazioni e erosioni. Oltre a questo tipo di rischi ci sono poi i problemi legati al degrado delle risorse naturali, alla gestione dei rifiuti, alla sovrappopolazione e all’industrializzazione: tutta una serie di criticità che devono trovare risposte collettive.

Anche quest’anno l’invito è a far sentire la propria voce nel comune obiettivo di riportare l’attenzione sulla sostenibilità e l’accesso alle risorse per tutti gli abitanti del Pianeta. A tutti viene chiesto di usare fantasia e impegno per realizzare progetti e iniziative di ogni tipo, in modo che ogni azione risuoni nel Globo.

Nel corso di WED 2013, lo scorso anno, sono stati attivati 200.000 blog e pubblicati 26.000 articoli tra il 1 e il 10 giugno. Si stima che 120 milioni di persone abbiano visto i video dedicati, che sono stati trasmessi dagli schermi digitali in Times Square a New York , Piccadilly a Londra, al Live di Windows ( negozi Benetton ) a Milano, Londra, Monaco, Barcellona e Almaty. Su Twitter sono stati 200 milioni gli utenti attivi che hanno portato WED 2013 tra i primi 10 argomenti di 15 paesi. Nella sola giornata del 5 giugno sono stati circa 47,6 milioni i commenti mondiali.

Se anche quest’anno ci sarà una simile partecipazione, sarà centrato un altro importante obiettivo del WED 2014: sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui piccoli Stati insulari in via di sviluppo, che si terrà il prossimo settembre a Samoa per attivare partenariati internazionali per lo sviluppo sostenibile.

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