Alimenti per l’ infanzia: valutazione della conformità della informazioni nutrizionali

La Circolare 30 ottobre 2002, n. 7 del Direttore generale sanità pubblica e veterinaria del Ministero della salute.

Il Direttore generale sanità pubblica veterinaria alimenti e nutrizioni, Marabelli, del Ministero della salute, ha indirizzato agli Assessori alla sanità delle Regioni e Province autonome, alle ARPA, ai NAS, alle organizzazioni sindacali dei commercianti, insomma a tutti gli Enti e operatori interessati, la Circolare 30 ottobre 2002, n. 7 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 dell’ 11 novembre 2002, recante ” Prodotti disciplinati dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 111: Criteri per la valutazione della conformità delle informazioni nutrizionali dichiarate in etichetta”. Il citato decreto legislativo del 1992, regolamenta gli alimenti per la prima infanzia e i prodotti dietetici, come prodotti destinati ad una alimentazione particolare, in attuazione della direttiva 89/398/CEE. Nel campo di applicazione dello stesso decreto legislativo, al momento, ricadono anche gli integratori alimentari e gli alimenti arricchiti, come indicato nella precedente circolare ministeriale 16 aprile 1996, n. 8. Esigenze di vigilanza – sottolinea il direttore generale Marabelli nella Circolare -sulla produzione e sul commercio dei prodotti dietetici e degli alimenti per la prima infanzia hanno portato alla definizione in ambito nazionale dei limiti di accettabilità, al momento della verifica analitica, dei tenori nutrizionali dichiarati in etichetta.Alla luce delle attuali esigenze, è stato sottoposto a riesame la materia nell’ intento di predisporre uno strumento aggiornato, in grado di agevolare il lavoro degli organi di vigilanza, nonché di fornire al settore produttivo utili indicazioni (come da Allegato) nell’ ottica di una corretta informazione del consumatore attraverso le etichette, aggiornando i limiti di accettabilità dei tenori nutrizionali dichiarati nell’ etichetta stessa, tenendo conto di vari elementi, come lo sviluppo delle tecniche analitiche, della variabilità quali-quantitativa derivante dalle materie prime e dai processi tecnologici di produzione.

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