Allarme dell’ Istituto Superiore di Sanità per l’uranio impoverito in Bosnia e Kosovo

Possibile una associazione tra uranio impoverito e linfomi di Hodgkin riscontrati tra i militari italiani impegnati in Bosnia e Kosovo.

Sul Bollettino n. 7/8 vol.16 del 2003 dell’ Istituto Superiore di Sanità è pubblicato uno studio dal titolo ” Uranio impoverito e linfomi di Hodgkin nei soldati italiani in Bosnia e Kosovo: una possibile associazione?” . La ricerca – il cui testo riportiamo integralmente nel link – è stata condotta dai ricercatori del Laboratorio di Fisica e del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dello stesso Istituto Superiore di Sanità in seguito al riscontro di casi di linfomi di Hodgkin riscontrati tra i militari italiani impegnati nelle missioni in Bosnia e Kosovo. Nel corso di tali missioni, furono portati a conoscenza delle autorità competenti e dell’ opinione pubblica diversi casi di patologie tumorali proprio fra quei soldati impegnati in quelle aree. Poiché fu subito ipotizzata l’ eventuale associazione fra queste patologie e le attività militari svolte in territori potenzialmente contaminati da uranio impoverito, nel dicembre del 2000 fu costituita una Commissione d’ inchiesta per valutare gli aspetti medici e scientifici delle patologie tumorali riscontrate e per verificare l’ esistenza, o meno, di un’ associazione fra queste patologie e l’ utilizzo di armi ad uranio impoverito nei Balcani. I ricercatori dell’ ISS, direttamente o indirettamente, hanno presentato una rassegna critica delle attuali conoscenze sugli effetti sanitari delle esposizioni all’ uranio e i principali risultati epidemiologici ottenuti dalla Commissione stessa. La popolazione studiata è quella del personale delle Forze Armate che ha partecipato ad almeno una missione in Bosnia e/o Kosovo nel periodo compreso fra il dicembre 1995 e luglio 2001 ( Carabinieri), Agosto 2001 ( Aeronautica e Marina Militare) e novembre 2001 ( Esercito). I tassi d’ incidenza delle patologie tumorali della popolazione studiata sono stati confrontati con quelli delle popolazioni maschili incluse nei Registri Tumori (RT) italiani.Dalla ricerca è emerso il possibile ruolo eziologico dell’ uranio impoverito ( depleted uranium, DU), evidenziando un eccesso statisticamente significativo di linfomi di Hodgkin. Nello studio dell’ ISS si tende a puntualizzare che, ad oggi, diversi problemi hanno impedito di appurare se i tumori linfatici siano, o meno, correlati alle esposizioni ad uranio impoverito ma, sulla base, delle evidenze biologiche, è stato possibile sviluppare alcune considerazioni di radioprotezione, valide non solo in relazione al personale militare, ma anche per la popolazione dei Balcani. In questo lavoro, partendo dai risultati epidemiologici relativi ai militari italiani, viene presentata un’ analisi critica delle conoscenze oggi a disposizione relativamente alle esposizioni a uranio.

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