Recepita dalla Commissione Ambiente la norma UNI EN ISO 54321:2021 “Suolo, biorifiuti trattati, fanghi e rifiuti – Digestione di frazioni di elementi solubili in acqua regia”.
Le analisi ambientali quali studi in laboratorio sono un tassello immancabile per la tutela dell’ambiente e per la sua evoluzione in un’ottica di resilienza degli individui. Per la normazione un tema di tale portata non può che essere accompagnato da documenti nati appositamente per sostenere la ricerca e la conservazione del territorio.
La Commissione Ambiente si è occupata recentemente del recepimento della norma UNI EN ISO 54321:2021 “Suolo, biorifiuti trattati, fanghi e rifiuti – Digestione di frazioni di elementi solubili in acqua regia”. Questo documento, molto tecnico, specifica due metodi per la digestione di suoli, biorifiuti trattati, fanghi e rifiuti mediante digestione in acqua regia.
La digestione con acqua regia non comporta necessariamente una decomposizione totale del campione. Le concentrazioni dell’analita estratto potrebbero non riflettere necessariamente il contenuto totale nel campione, ma rappresentare i metalli solubili in acqua regia nelle condizioni della procedura di prova. È generalmente riconosciuto che, ai fini dell’analisi ambientale, i risultati sono idonei allo scopo previsto per la protezione dell’ambiente.
Il documento è applicabile ai seguenti elementi: Alluminio (Al), antimonio (Sb), arsenico (As), bario (Ba), berillio (Be), cadmio (Cd), calcio (Ca), cromo (Cr), cobalto (Co), rame (Cu), ferro (Fe), piombo (Pb), magnesio (Mg), manganese (Mn), mercurio (Hg), molibdeno (Mo), nichel (Ni), fosforo (P), potassio (K), selenio (Se), argento (Ag), sodio (Na), stronzio (Sr), zolfo (S), tellurio (Te), tallio (Tl), stagno (Sn), titanio (Ti), vanadio (V) e zinco (Zn). Il documento può essere applicato anche per la digestione di altri elementi, a condizione che l’utente ne abbia verificato l’applicabilità.
È noto che la digestione di campioni ambientali in acqua regia non conduce necessariamente a recuperi completi degli elementi, e che l’estratto da un campione di prova può non riflettere le concentrazioni totali degli analiti bersaglio. Tuttavia, per la maggior parte delle applicazioni ambientali, il risultato ottenuto in base ai metodi di digestione specificati nel documento è considerato idoneo allo scopo.
Le persone che utilizzano la norma dovrebbero avere familiarità con le usuali pratiche di laboratorio. Alcuni dei reagenti utilizzati sono altamente corrosivi e molto tossici. Sono assolutamente necessarie precauzioni di sicurezza, non solo a causa dei forti agenti corrosivi, ma anche dell’alta temperatura e dell’alta pressione. È richiesto l’uso di un’attrezzatura a microonde da laboratorio con dispositivi di sicurezza isolati e resistenti alla corrosione. Non devono essere utilizzati forni a microonde per uso domestico (da cucina), poiché la corrosione dovuta ai vapori acidi può compromettere il funzionamento dei dispositivi di sicurezza e impedire che il magnetron del microonde si spenga quando la porta è aperta, il che potrebbe causare l’esposizione dell’operatore a livelli pericolosi di energia delle microonde.
Nello specifico i materiali utilizzati nella prova di validazione possono essere:
Fanghi da acque reflue municipali;
Fanghi industriali;
Fanghi da industria elettronica;
Fanghi da residui di inchiostro;
Fanghi di depurazione;
Compost;
Fanghi compostati;
Suolo agricolo;
Suoli modificati da fanghi;
Ceneri volanti da incenerimento di rifiuti urbani (matrice ossidata);
Ceneri pesanti da incenerimento di rifiuti urbani (matrice silicata);
Fanghi da residui di inchiostro (matrice organica);
Fanghi da industria elettronica (matrice metallica);
BCR 146R (fanghi di depurazione);
BCR 176 (ceneri da incenerimento di rifiuti urbani).
Fonte: UNI