In questo documento elaborato dalla Commissione europea che riportiamo nel link viene spiegato che cosa si intende per dumping e da che cosa può essere determinato, attraverso una serie di domande e risposte sulle pratiche di dumping, misure antidumping e inchieste dellUnione europea.
Il documento fornisce ai non esperti della materia delle nozioni su cosa si deve intendere per dumping, cioè la vendita allesportazione di un prodotto a un prezzo inferiore al valore normale (cioè: un prezzo remunerativo sul mercato interno o il costo di fabbricazione maggiorato di un modesto importo per coprire le spese generali, amministrative e di vendita e il margine di utile)di tale prodotto sul mercato in cui è fabbricato. Il fenomeno del dumping può essere determinato da una serie di motivi:
-può trattarsi di una strategia di fissazione di prezzi predatori adottata nel breve periodo dagli esportatori per eliminare i concorrenti da un mercato di esportazione;
-può essere dovuto a un intervento sul mercato o alla concessione di sovvenzioni pubbliche a favore della produzione di unazienda che le consentono di ridurre artificialmente il costo delle sue esportazioni.
Una simile strategia di fissazione di prezzi predatori è illegale ai sensi delle norme dellOMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) se danneggia i produttori del mercato di esportazione. Il fenomeno danneggia ovviamente anche gli esportatori dei paesi terzi, che non sono in grado di competere con le esportazioni a prezzi artificialmente bassi provenienti dal paese che pratica il dumping.
Dopo avere illustrato la procedura per laccertamento se siamo in presenza di dumping, la Commissione europea precisa che prendere iniziative intese a limitare le conseguenze pregiudiziali del dumping non è da considerarsi una forma di protezionismo, poiché il dumping è contrario a qualsiasi concetto di effettiva e leale concorrenza. Il meccanismo delle misure antidumping consiste nellimporre un dazio che aumenta il prezzo delle importazioni realizzate a prezzi illegalmente troppo bassi affinché il prezzo così aumentato rispecchi maggiormente il valore effettivo dei prodotti in questione.
-può trattarsi di una strategia di fissazione di prezzi predatori adottata nel breve periodo dagli esportatori per eliminare i concorrenti da un mercato di esportazione;
-può essere dovuto a un intervento sul mercato o alla concessione di sovvenzioni pubbliche a favore della produzione di unazienda che le consentono di ridurre artificialmente il costo delle sue esportazioni.
Una simile strategia di fissazione di prezzi predatori è illegale ai sensi delle norme dellOMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) se danneggia i produttori del mercato di esportazione. Il fenomeno danneggia ovviamente anche gli esportatori dei paesi terzi, che non sono in grado di competere con le esportazioni a prezzi artificialmente bassi provenienti dal paese che pratica il dumping.
Dopo avere illustrato la procedura per laccertamento se siamo in presenza di dumping, la Commissione europea precisa che prendere iniziative intese a limitare le conseguenze pregiudiziali del dumping non è da considerarsi una forma di protezionismo, poiché il dumping è contrario a qualsiasi concetto di effettiva e leale concorrenza. Il meccanismo delle misure antidumping consiste nellimporre un dazio che aumenta il prezzo delle importazioni realizzate a prezzi illegalmente troppo bassi affinché il prezzo così aumentato rispecchi maggiormente il valore effettivo dei prodotti in questione.
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