Bioedilizia per consumare meno energia

E’stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 6 ottobre scorso uno schema di decreto legislativo, proposto dal Ministero dello Sviluppo economico, contenente una serie di misure di misure per l’efficienza energetica. Come si legge nel documento che riportiamo nel link, dopo le misure per l’efficienza energetica contenuta in finanziaria arriva un decreto legislativo che spinge l’industria italiana delle costruzioni verso l’innovazione tecnologica e il risparmio energetico.

Fra le disposizioni previste dal decreto legislativo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 ottobre scorso, gli edifici immessi sul mercato immobiliare dovranno dichiarare il proprio consumo energetico; l’obbligo sctta dal 1* luglio 2007 anche per i vecchi edifici. Dalla stessa data scatta l’obbligo di certificazione energetica anche per gli edifici sotto i mille metri quadrati in caso di compravendita dell’intero immobile. Dal 1° luglio 2009 l’attestato di efficienza energetica diventa obbligatorio anche per la compravendita di un singolo appartamento. Dal 1° gennaio 2007, comunque, il certificato energetico è una condizione indispensabile per ottenere agevolazioni fiscali. Tempi più stretti, poi, per adeguare le costruzioni a livelli efficaci di isolamento termico e per ridurre di un ulteriore 20% le dispersioni termiche(entro il 2010 dei nuovi edifici). Fra le novità anche l’obbligo per i nuovi edifici di produrre acqua calda tramite il solare per almeno il 50% del fabbisogno. Previste anche procedure semplificate per sostituire vecchi impianti. Per i nuovi edifici è anche previsto l’obbligo di un impianto fotovoltaico e di quello di protezioni solari esterne, riducendo il ricorso ai condizionatori. Nella pianificazione del territorio, poi, andrà introdotto il parametro energetico. Lo schema di decreto legislativo prima del varo definitivo dovrà avere i pareri della Conferenza Stato – Regioni e delle Commissioni parlamentari competenti. Il provvedimento consente, dunque, di recepire meglio le normative UE in materia e di innalzare notevolmente l’efficienza energetica degli edifici favorendo anche l’utilizzo di fonti rinnovabili.

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