CE – La telemedicina a beneficio dei pazienti, dei sistemi sanitari e della società

Il 4 11 2008 con il documento COM(2008)689 definitivo è stata pubblicata dalla Commissione europea la “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni sulla telemedicina a beneficio dei pazienti, dei sistemi sanitari e della società”.

Si legge nella Introduzione al documento che, la telemedicina, ossia la prestazione di servizi di assistenza sanitaria a distanza, può contribuire a migliorare la vita dei cittadini europei, sia pazienti che professionisti della salute, affrontando allo stesso tempo le sfide che si pongono ai sistemi di assistenza sanitaria.
I cittadini europei invecchiano e sempre più vivono con malattie croniche. Le loro condizioni di salute richiedono spesso un potenziamento dell’assistenza medica che può non essere disponibile in zone inaccessibili e per certe specialità con la facilità e la frequenza che le loro condizioni di salute richiederebbero.
La telemedicina può migliorare l’accesso all’assistenza specializzata in settori che soffrono di penuria di personale qualificato o in cui è difficile l’accesso all’assistenza medica. Il telemonitoraggio può migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie croniche e ridurre i soggiorni in ospedale. I servizi come la teleradiologia e la teleconsultazione possono contribuire a ridurre le liste di attesa, ottimizzare l’uso delle risorse e rendere possibili aumenti di produttività.
I vantaggi superano il semplice miglioramento dell’assistenza ai pazienti e dell’efficienza del sistema. La telemedicina può anche contribuire in misura significativa all’economia dell’UE: tale settore, in cui l’industria europea – comprese migliaia di piccole e medie imprese (PMI) – è in buona posizione, ha subito nell’ultimo decennio una rapida espansione e si prevede che continui a crescere a ritmo sostenuto.
Malgrado il potenziale offerto dalla telemedicina, i suoi vantaggi e la maturità tecnica delle applicazioni, il ricorso a tali servizi è ancora limitato e il mercato presenta tuttora un alto grado di frammentazione. Sebbene gli Stati membri abbiano affermato il loro impegno per un più vasto uso della telemedicina, la maggior parte delle iniziative in questo settore è costituita da progetti singoli e di piccola scala non integrati nel sistema di assistenza sanitaria.
E’generalmente ammesso che l’integrazione di questi nuovi tipi di servizi nei sistemi di assistenza sanitaria rappresenta un compito impegnativo. O obiettivo della presente comunicazione è sostenere e incoraggiare gli Stati membri in questo sforzo individuando e contribuendo ad affrontare le principali barriere che ostacolano un più ampio ricorso alla telemedicina e fornendo elementi atti a favorire l’accettazione. La comunicazione definisce un insieme di azioni che dovranno essere intraprese dagli Stati membri, dalla Commissione e dalla comunità delle parti interessate in senso lato.
(LG-SP)

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