Il Documento contenente le osservazioni e le proposte del CNEL, presentate all’ Assemblea del 25 marzo 2004.
Nel corso dell’ Assemblea dei soci del CNEL ( Consiglio Nazionale dell’ Economia e del Lavoro ), svoltasi a Roma il 25 marzo 2004, è stato presentato un documento contenente le ” Osservazioni e le proposte” dell’ Ente in merito al ” Riordino delle norme per la prevenzione, per la sicurezza e la salute dei lavoratori”. Come affermato in premessa. Il documento si riferisce ai lavori avviati dalla II Commissione delle politiche del lavoro del CNEL sull’ andamento degli infortuni e delle malattie professionali o correlate al lavoro, con particolare attenzione alla esigenza del riordino e della semplificazione della normativa in materia. Si legge che ” alla luce della grande attenzione sul tema da parte dei soggetti istituzionali e delle parti sociali, il Gruppo di lavoro in materia di prevenzione nei luoghi di lavoro che opera nell’ ambito della Commissione ha svolto nel secondo semestre del 2003 una attività di confronto e di approfondimento tra le parti sociali e le istituzioni pubbliche competenti al fine di convergere su alcune proposte ritenute comunemente utili alla definizione del Testo Unico in materia”. Fra le varie osservazioni e proposte, il CNEL ritiene che occorre adeguare il sistema dei bisogni espressi dai lavoratori e dagli imprenditori, rivedendo profondamente l’ architettura del sistema secondo criteri di : a) omogeneità ed unicità di indirizzo e gestione delle leggi; b) unicità dell’ attività di controllo e vigilanza; c) integrazione, razionalizzazione e potenziamento degli enti e delle istituzioni di ricerca, informazione e formazione in favore delle piccole e medie imprese al fine di massimizzare i risultati e raggiungere anche le imprese più piccole ed i lavoratori ivi impegnati, che oggi superano i quattro milioni di unità produttive, 10 milioni di addetti, con un turn-over annuale molto elevato; d) coinvolgimento delle parti sociali nei momenti di elaborazione della politica della prevenzione a livello nazionale, regionale e comunitario anche conformandosi alla Comunità assumendo il modello di partecipazione fondato sulla trilateralità come regola generale; e) valorizzazione ed affermazione delle esperienze della bilateralità, fondata sugli organismi e comitati paritetici dell’ articolo 20 del decreto legislativo 626/94, che hanno comportato risultati positivi nelle relazioni aziendali e nella gestione della prevenzione, in particolare per l’ azione svolta nell’ artigianato. Secondo il CNEL, sul riassetto del sistema generale di prevenzione, ” è prioritariamente utile sottolineare gli aspetti critici congiuntamente rilevati dalle parti sociali in questi anni circa i ruoli assegnati dal ” sistema di prevenzione” disegnato dal D.Lgs 626/94 ai principali soggetti del sistema stesso – enti, istituzioni e parti sociali -onde proporre specifici correttivi. In particolare si tratta di chiarire il ruolo dello Stato e delle Regioni nella definizione della politica, dei programmi e delle priorità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
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