Delle molte novità spiegate in una lunga nota che riportiamo nel link che riguarderanno il lavoro dei giudici europei ne colpiscono alcune. Per esempio il fatto che, dato che la Carta dei Diritti fondamentali dellUnione europea acquisisce lo stesso valore giuridico dei trattati, rientrerà nel blocco di costituzionalità sul quale la Corte di Giustizia potrà pronunciarsi. La carta non si applica al Regno Unito e alla Polonia che beneficiano di una deroga. Altra conseguenza importante riguarda, come si è accennato, la cosiddetta Pesc (Politica estera e di sicurezza comune). Ebbene, la Corte non è pertanto competente per quanto riguarda tali disposizioni né per quanto riguarda gli atti adottati in base ad esse.
Ma le eccezioni sono importanti e sono due: 1) che essa sia competente a controllare la delimitazione tra le competenze dellUnione e la Pesc la cui attuazione non deve compromettere lesercizio delle competenze dellUnione; 2) che essa sia competente a pronunciarsi sui ricorsi di annullamento riguardanti le decisioni che prevedono misure restrittive nei confronti di persone fisiche o giuridiche adottate dal Consiglio, per esempio nellambito della lotta al terrorismo (congelamento dei beni).
Una cattiva notizia riguarda chi continua a non rispettare le decisioni dei giudici di Lussemburgo. Il meccanismo della sanzione pecuniaria, in passato talvolta molto efficace anche se farraginoso, potrebbe risultare unarma del prossimo futuro ancora più efficiente.
(LG-FF)