Come cambiano i poteri dei giudici UE dopo il Trattato di Lisbona.

Secondo una nota dell’ufficio informativo della Corte di Giustizia delle comunità europee (CGCE) del 26 novembre 2009, dopo l’entrata in vigore dal 1° dicembre 2009 del Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007 dai 27 capi di Stato e di Governo degli Stati membri dell’Unione europea, vengono modificati i poteri dei giudici europei.

Il settore della polizia e della giustizia penale entra nel diritto comune e tutti i giudici potranno adire la Corte (anche se non subito), viene accelerato il meccanismo delle sanzioni pecuniarie per gli Stati che non rispettano le sentenze, la carta dei diritti fondamentali sarà uno dei settori su cui i giudici europei potranno pronunciarsi, riordino delle regole sulla politica estera e di sicurezza comune. Cambierà anche la Corte di giustizia con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona.

Delle molte novità – spiegate in una lunga nota che riportiamo nel link – che riguarderanno il lavoro dei giudici europei ne colpiscono alcune. Per esempio il fatto che, dato che la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea acquisisce lo stesso valore giuridico dei trattati, rientrerà nel “blocco di costituzionalità” sul quale la Corte di Giustizia potrà pronunciarsi. La carta non si applica al Regno Unito e alla Polonia che beneficiano di una deroga. Altra conseguenza importante riguarda, come si è accennato, la cosiddetta Pesc (Politica estera e di sicurezza comune). Ebbene, la Corte non è pertanto competente per quanto riguarda tali disposizioni né per quanto riguarda gli atti adottati in base ad esse.

Ma le eccezioni sono importanti e sono due: 1) che essa sia competente a controllare la delimitazione tra le competenze dell’Unione e la Pesc la cui attuazione non deve compromettere l’esercizio delle competenze dell’Unione; 2) che essa sia competente a pronunciarsi sui ricorsi di annullamento riguardanti le decisioni che prevedono misure restrittive nei confronti di persone fisiche o giuridiche adottate dal Consiglio, per esempio nell’ambito della lotta al terrorismo (congelamento dei beni).

Una cattiva notizia riguarda chi continua a non rispettare le decisioni dei giudici di Lussemburgo. Il meccanismo della sanzione pecuniaria, in passato talvolta molto efficace anche se farraginoso, potrebbe risultare un’arma del prossimo futuro ancora più efficiente.

(LG-FF)

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