Commissione europea, una strategia dell’UE per i tessili sostenibili e circolari

La strategia dell’UE per i tessili sostenibili e circolari propone azioni per l’intero ciclo di vita dei prodotti tessili, il settore tessile dovrà inserire i principi di circolarità nei suoi modelli di business e ridurre al minimo la propria impronta ambientale. La Commissione europea sosterrà il settore in questa transizione lavorando a una tabella di marcia comune sulla circolarità che mira a razionalizzare la ricerca e l’innovazione industriale, compreso il riciclo dei tessili.

Negli abiti e nei mobili, nei dispositivi medici e di protezione, negli edifici e nei veicoli, i tessuti sono presenti in molti contesti della vita quotidiana. Il consumo di tessili in Europa ha il quarto maggiore impatto sull’ambiente e sui cambiamenti climatici, dopo cibo, alloggio e mobilità. È il terzo settore per maggiore utilizzo di acqua e suolo e quinto per utilizzo di materie prime primarie ed emissioni di gas serra.

L’europeo medio butta via 11 kg. di tessuti ogni anno. In tutto il mondo, un camion carico di tessuti viene portato in discarica o incenerito ogni secondo. La produzione tessile globale è quasi raddoppiata tra il 2000 e il 2015 e si prevede che il consumo di abbigliamento e calzature aumenterà del 63% entro il 2030. Parallelamente aumenteranno di conseguenza gli impatti negativi su risorse, acqua, consumo di energia e clima, quindi la necessità di affrontare la produzione e il consumo di tessuti si impone più urgente che mai.

La strategia dell’UE per i tessili sostenibili e circolari invita ad un nuovo approccio per raggiungere importanti obiettivi in ​​modo armonizzato. La strategia attua gli impegni presi nell’ambito del Green Deal europeo e mira a creare un settore più verde, competitivo, moderno e resistente agli shock globali.

La strategia propone azioni per l’intero ciclo di vita dei prodotti tessili, affrontando il modo in cui i tessuti sono progettati e consumati e anche guardando a soluzioni tecnologiche sostenibili e modelli di business innovativi. Alcune delle misure includono:
– Nuovi requisiti di progettazione per i tessuti nell’ambito del regolamento sulla progettazione ecocompatibile per i prodotti sostenibili, che stabilisce requisiti minimi obbligatori per l’inclusione di fibre riciclate nei tessuti, rendendoli più duraturi e più facili da riparare e riciclare.
– Informazioni più chiare sui tessuti e un passaporto digitale del prodotto basato su requisiti informativi obbligatori sulla circolarità e altri aspetti ambientali chiave.
– Controlli severi sul greenwashing, con regole più severe per proteggere i consumatori e collegamenti diretti con l’imminente Green Claims Initiative.
– Azioni per affrontare il rilascio involontario di microplastiche dai tessuti. Oltre alla progettazione del prodotto, le misure riguarderanno i processi di produzione, il prelavaggio negli impianti di produzione industriale, l’etichettatura e la promozione di materiali innovativi.
– Norme UE armonizzate sulla responsabilità estesa del produttore per i tessili e incentivi economici per rendere i prodotti più sostenibili (“eco-modulazione delle tariffe”), nell’ambito della revisione della direttiva quadro sui rifiuti nel 2023.
– Supporto alla ricerca, innovazione e investimenti e allo sviluppo delle competenze necessarie per le transizioni verde e digitale.
– Affrontare le sfide legate all’arresto dell’esportazione di rifiuti tessili.
– La co-creazione di un percorso di transizione per l’ecosistema tessile per stabilire la via da seguire e definire un passo concreto su come raggiungere gli obiettivi 2030 fissati dalla Strategia Tessile.

Fonte: Commissione europea

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