Comunicazione CE su infrastrutture TIC per la e-Scienza.

Con il Comunicato COM(2009)108 definitivo del 5 marzo 2009, la Commissione delle Comunità Europee ha adottato la Comunicazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni relativa a “Le infrastrutture TIC per la e-Scienza”.

L’obiettivo della comunicazione evidenzia il ruolo strategico delle infrastrutture TIC (Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni) quale elemento portante delle politiche europee per la ricerca e l’in novazione e invita gli Stati membri e le comunità scientifiche a intensificare e coordinare, in collaborazione con la Commissione europea, gli sforzi volti a promuovere lo sviluppo di infrastrutture TIC di livello mondiale (note anche come infrastrutture elettroniche) al servizio delle scoperte scientifiche del XXI secolo.
Nella Introduzione al Comunicazione della Commissione europea, si legge, fra l’altro, che l’innovazione, che costituisce la base dello sviluppo economico, dipende dalla rapidità dei progressi in campo scientifico. D’altro lato, la scienza è sempre più basata su una collaborazione aperta ai di là dei confini nazionali tra i ricercatori di tutto il mondo e ricorre in misura sempre più intensa a capacità computazionali ad alte prestazioni per modellizzare sistemi complessi e trattare i risultati sperimentali.
Con la nascita di nuovi metodi di ricerca che sfruttano risorse computazionali, collezioni di dati e strumenti scientifici avanzati, in altri termini con l’avvento della e-Scienza, si annuncia una rivoluzione nel processo di scoperta scientifica simile a quel “Rinascimento scientifico che ha gettato le basi della scienza moderna. Se vuole mantenere il proprio vantaggio competitivo e rispondere alle attese della società l’Europa deve far proprio questo fondamentale cambiamento di paradigma.
Per favorire e accelerare la transizione alla e-Scienza la Commissione europea e gli Stati membri hanno già realizzato investimenti cospicui nelle infrastrutture elettroniche, come la rete paneuropea di ricerca GEANT (che offre in permanenza agli scienziati di tutto il mondo una serie di servizi non ancora disponibili su scala commerciale), le reti scientifiche grid, le infrastrutture di dati e di supercalcolo.
L’aspirazione a diventare – si legge ancora nel documento – il leader mondiale della e-Scienza., la creazione di infrastrutture elettroniche come strumento sostenibile di pubblica utilità e il loro uso al servizio dell’innovazione costituiscono i tre assi fondamentali di una strategia europea rinnovata a sostegno della ricerca scientifica d’avanguardia a partire dal 2020. Tale strategia presuppone però un notevole passo avanti in termini di tipo e intensità degli investimenti da realizzare, di maggiore integrazione tra politiche della ricerca e dell’innovazione e di coordinamento delle strategie nazionali e comunitaria.

(LG-SP)

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