Entra in vigore dal 26 maggio 2011.
Scattano nuovi obblighi di comunicazione per il datore di lavoro che impiega lavoratori in orario notturno o in lavorazioni “a catena”.
In particolare la nuova normativa riconosce il diritto ad accedere anticipatamente alla pensione ai lavoratori che hanno svolto (per almeno sette degli ultimi dieci anni e, a partire dal 2018, per almeno metà della vita lavorativa) alcune attività lavorative specifiche:
– lavori in galleria, lavori nelle cave (ad alte temperature)
– lavorazione del vetro, addetti alla catena di montaggio, conducenti di autobus e pullman turistici.
Sono ammessi al beneficio anche i lavoratori notturni, a condizione che abbiano svolto lavoro notturno per almeno 64 notti l’anno (che diventano 78 per chi matura i requisiti pensionistici tra il 1° gennaio 2008 e il 30 giugno 2009).
Inoltre:
– il datore di lavoro deve comunicare con cadenza annuale ed esclusivamente per via telematica, alla Direzione provinciale del lavoro competente per territorio e ai competenti istituti previdenziali, lesecuzione di lavoro notturno svolto in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici, nel caso in cui occupi lavoratori notturni così come definiti allarticolo 1, comma 1, lettera b).
– il datore di lavoro che svolge le lavorazioni indicate dallarticolo 1, comma 1, lettera c), è tenuto a darne comunicazione alla Direzione provinciale del lavoro competente per territorio e ai competenti istituti previdenziali entro trenta giorni dallinizio delle medesime.
In sede di prima applicazione della presente disposizione, la comunicazione è effettuata entro trenta giorni dallentrata in vigore del decreto legislativo in argomento.
E’ considerato, a questi fini:
– lavoratore a turni: qualsiasi lavoratore il cui orario di lavoro sia inserito nel quadro del lavoro a turni;
– periodo notturno: periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti lintervallo fra mezzanotte e le cinque del mattino;
– lavoratori notturni:
i lavoratori a turni che prestano la loro attività nel periodo notturno, per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi allanno non inferiore a 78 per coloro che maturano i requisiti per laccesso anticipato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2009 e non inferiore a 64 per coloro che maturano i requisiti per laccesso anticipato dal 1° luglio 2009;
Al di fuori di questi casi sono considerati tali i lavoratori che prestano la loro attività per almeno tre ore nellintervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari allintero anno lavorativo.
(Red)