Dagli scarti della frittura un nuovo combustibile

Da questa nota di Rita Buglioli si apprende che l’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze si apprende che – seppure in fase sperimentale – dall’unione degli scarti alimentari e gli olii residui delle fritture è possibile produrre un nuovo combustibile ad alto potere calorifico e con caratteristiche ecologiche.

Da questa nota di Rita Buglioli si apprende che l’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze si apprende che – seppure in fase sperimentale – dall’unione degli scarti alimentari e gli olii residui delle fritture è possibile produrre un nuovo combustibile ad alto potere calorifico e con caratteristiche ecologiche.

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