Disciplina sanzionatoria penale in materia di reati contro il patrimonio culturale

Il Consiglio dei Ministri del 23 maggio scorso ha approvato un disegno di legge (vedi link) che conferisce al Governo la delega a rivedere la disciplina sanzionatoria penale in materia di beni culturali, in un’ottica di inasprimento per una maggior tutela dei beni stessi.

In sintesi, le finalità del provvedimento è quella di rafforzare la tutela penale del patrimonio culturale anche attraverso la rivisitazione delle sanzioni penali contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22 gennaio 20’04,n. 42, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004-S.O. n. 28.
Una volta ricevuta la delega dal Parlamento, il Governo ridisciplinerà i delitti di:
-danneggiamento,
-furto (anche di cosa ritrovata),
-ricettazione (che comprende anche la detenzione illecita),
-uscita illecita del bene dal territorio nazionale, falsificazione,
-riciclaggio.
Il provvedimento prevede anche l’aggravio delle conseguenze penali per chi commette numerosi altri illeciti a danno dei beni culturali.
La revisione della disciplina prevista riguarda anche i beni paesaggistici, con l’inasprimento dei delitti di danneggiamento (per il quale viene prevista anche la fattispecie di colposità), la configurazione dei nuovi delitti per lavori eseguiti senza la prescritta autorizzazione (fino ad oggi fattispecie soggetta a sola contravvenzione) e per frode in materia paesaggistica (falsificazione di documenti), nonchè la fattispecie del ravvedimento operoso (riduzione della pena se il colpevole si adoperi per ridurre i danni.

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