Draghi, il peso sul Sud della criminalità organizzata.

“Grava su ampie parti del nostro Sud il peso della criminalità organizzata”- Questo l’allarme che il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha lanciato, il 26 novembre scorso, in occasione di un convegno sul “Mezzogiorno e la politica economica dell’Italia svoltosi a Palazzo Koch”.

La criminalità organizzata – h detto Draghi – infiltra le pubbliche amministrazioni, inquina la fiducia fra i cittadini, ostacola il funzionamento del libero mercato concorrenziale, accresce i costi della vita economica e civile”.

Secondo Draghi al sud “da lungo tempo” ci sono “risultati economici deludenti”, col divario di Pil pro capite rispetto al Centronord che è rimasto sostanzialmente immutato per trentenni. Per questo occorre cambiare prospettiva, e “investire in applicazione, piuttosto che in sussidi”. Il Sud – ha spiegato Draghi – nel quale vive un terzo degli italiani, produce un quarto del prodotto nazionale lordo e rimane il territorio arretrato più esteso e più popoloso dell’area euro”.

“Il processo di cambiamento è troppo lento – continua – mentre le altre regioni europee in ritardo di sviluppo tendono a convergere verso la media dell’area, il Mezzogiorno non recupera terreno”. “Scarti allarmanti di qualità” si registrano nei servizi essenziali per cittadini e imprese quali istruzione, giustizia civile, sanità, asili, assistenza sociale, trasporto locale, gestione dei rifiuti, distribuzione idrica. Per risolvere questa situazione “occorre investire in applicazione, piuttosto che in sussidi. Tradurre questa impostazione in atti concreti di governo non è facile, ma “i sussidi alle imprese sono stati generalmente “inefficaci”, non è pertanto dai sussidi che può venire uno sviluppo durevole delle attività produttive”.

In quest’ottica – ha concluso Draghi – il federalismo fiscale sarà un’occasione per rendere più efficace l’azione pubblica solo se l’impostazione e la spesa a livello decentrato premieranno l’efficienza, solo se gli amministratori locali saranno capaci di indirizzare le risorse verso gli usi più produttivi e le priorità più urgenti”

(LG-FF)

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