E’ morto l’operaio disoccupato che si diede fuoco a Montecitorio

L’uomo, 54 anni, di Roma ma trasferito a Forlì, aveva inscenato la dura forma di protesta perchè da anni lottava con la precarietà. Era rimasto bruciato per l’85 per cento del corpo Angelo di Carlo

Si diede fuoco davanti a Montecitorio: è morto l’operaio disoccupato.

L’uomo, 54 anni, di Roma ma trasferito a Forlì, aveva inscenato la dura forma di protesta perchè da anni lottava con la precarietà.
Era rimasto bruciato per l’85 per cento del corpo.

Nello zainetto che aveva con sé c’erano due lettere, una con il numero del suo avvocato, l’altra per il figlio trentenne, Andrea, a cui ha lasciato 160 euro in eredità.

E’ morto Angelo di Carlo, 54 anni, originario di Roma ma da anni trasferitosi a Forlì, che l’11 agosto si era dato fuoco davanti a Montecitorio, per protesta contro il suo stato di disoccupazione visto che da anni lottava con la precarietà.

A darne notizia sono i carabinieri.

L’uomo, ricoverato da allora all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, era rimasto ustionato sull’85% del corpo. Ha resistito per 8 giorni, poi non ha retto più e il suo cuore ha smesso di battere.

Era l’una di notte quando l’operaio era arrivato in piazza Montecitorio, aveva tirato fuori una bottiglia colma di liquido infiammabile e se lo era versato addosso prima di darsi fuoco con un accendino. Avvolto dalla fiamme si era diretto verso l’ingresso della Camera dei Deputati. I carabinieri, sempre presenti nella piazza, erano intervenuti con gli estintori riuscendo a spegnere quel corpo diventato una torcia.

Spesso lavorava a chiamata ed era impegnato, fino a due anni fa, nei movimenti ambientalisti.

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