Per quanto riguarda invece la capogruppo ENEL, lantitrust ne ha accertato la responsabilità, in qualità di committente, relativamente alla diffusione di uno spot televisivo giudicato ingannevole.
Sempre secondo lAntitrust, ENEL Energia, società del Gruppo ENEL attiva nel Mercato Libero, ha messo in atto pratiche commerciali scorrette:
a) nel passaggio di clienti in regime di c.d. Maggior tutela al Mercato libero dellenergia elettrica;
b) nellattivazione non richiesta di una fornitura di gas naturale.
La società ha messo in atto pratiche commerciali aggressive attivando forniture di luce e gas non richieste, esigendone, in alcuni casi il pagamento, imponendo ostacoli allesercizio del diritto di ripensamento e adottando procedure di marketing aggressive.
La Società, inoltre, per le offerte commerciali riguardanti entrambi i servizi di fornitura di elettricità e gas, ha fornito ai consumatori indicazioni non rispondenti al vero, inesatte, incomplete. ENEL Energia ha anche omesso di fornire, attraverso i canali di vendita (call center e agenti) notizie rilevanti sullattività svolta, le condizioni di mercato e di fruibilità delle offerte, le modalità di conclusione del contratto.
In particolare non è stato chiarito agli utenti che i contratti comportavano lo spostamento ad un nuovo fornitore e, per quanto riguarda lenergia elettrica, il passaggio dal mercato di Maggior Tutela del Mercato Libero, con un piano tariffario soggetto, nel futuro, alle variazioni del mercato. In alcuni casi è stata taciuta la possibilità dik esercitare tempestivamente il diritto di recesso. LAutorità ha sanzionato le due distinte pratiche con multe pari, ciascuna a 500mila euro.
LAutorità ha anche dichiarato ingannevoli le campagne pubblicitarie svolte per promuovere le offerte Bioraria e Vantaggio 5+ attraverso linvio di brochure ai potenziali clienti e la diffusione di uno spot televisivo, sanzionando ENEL Energia con una multa di 100mila euro.
Per lo spot televisivo lAntitrust ha stabilito la responsabilità anche della capogruppo ENEL in quanto è risultata committente del messaggio, comminando una sanzione di 100mila euro.
Listruttoria era stata avviata il 21 febbraio 2008, dopo che numerosi consumatori avevano segnalato di aver contestato alla società ENEL Energia lattivazione di forniture di energia elettrica e/o gas, da esse mai richieste o rispetto alle quali era stato tempestivamente esercitato, senza successo, il diritto di ripensamento o il diritto di recesso.
Ulteriori denunce contestavano invece la possibile ingannevolezza di alcuni messaggi pubblicitari che promuovevano le offerte dellelettricità e del gas, denominate Bioraria e Vantaggio 5+, senza chiarire che le offerte stesse determinavano lo spostamento dellutente ad un nuovo fornitore e, per quanto riguarda lenergia elettrica, il passaggio dal mercato di Maggior Tutela al Mercato Libero.
(LG-FF)