Lo studio presentato al 3° seminario di aggiornamento dei professionisti CONTARP dalla Direzione Regionale Toscana dell’ INAIL.
Lo studio che riportiamo nel link è stato elaborato e presentato al 3° seminario di aggiornamento dei professionisti CONTARP ( Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione) dalla Direzione Regionale Toscana dell’ INAIL. Lo studio che viene affrontato ( Esposizione a mercurio: ” semplice” inquinamento ambientale o anche rischio professionale? ) si riferisce ad una particolare situazione industriale e occupazionale presente in Toscana. Infatti – come si legge in premessa allo studio dell’ INAIL – ” il mercurio costituisce una ” emergenza” nel territorio Toscano non solo per la naturale presenza nel sottosuolo di alcune zone ( M.te Amiata), ma anche per l’ utilizzo industriale delle celle elettrolitiche a mercurio in impianti di produzione di cloro-soda ( Rosignano Solvay, Saline di Volterra, ecc.).Tale utilizzo, associato allo sfruttamento di giacimenti sotterranei di salgemma presente nella zona di Saline di Volterra, effettuato mediante procedimenti di immissione e reimmissione della salamoia esausta e contaminata nel sottosuolo, ha prodotto nel tempo un inquinamento esteso dei corpi idrici, sia superficiali che sotterranei, del terreno e perfino dell’ aria. Il presente studio trae spunto dalla necessità di valutare l’ eventuale rischio occorso ad un agricoltore che per molti anni ha lavorato in un campo agricolo, particolarmente a rischio di contaminazione, situato nella zona di Saline di Volterra. Lo studio è stato svolto mediante il supporto tecnico del Dipartimento di Biofisica del CNR di Pisa, dipartimento dotato di attrezzature e competenza specifiche sia nella chimica del mercurio che nello studio ambientale di tale elemento. Le analisi svolte su campioni di acqua, suolo, vegetali e nell’ aria hanno permesso di fare luce sul livello di rischio associato alla lavorazione dei campi e conoscere a fondo lo stato di inquinamento della zona e gli effetti sulla popolazione
anche dal punto di vista occupazionale.
Fonte: INAIL
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