Le modalità di trattamento dei rifiuti cambiano, anche in modo sostanziale, da paese a paese. Nel 2013 il 31% dei rifiuti urbani prodotti in Europa finisce in discarica, il 28% viene riciclato,il 26% incenerito, ed il 15% compostato.
Nel tempo la quantità di rifiuti urbani riciclati e compostati è aumentata, passando dal 18% nel 1995 al 43%, registrato nel 2013. Ciò significa che un terzo, o più, dei rifiuti urbani è stato riciclato, anche in questo caso le percentuali variano da paese a paese: in Slovenia la percentuale si attesta al 55%, in Germania al 47%, in Belgio ed Irlanda al 34%, in Svezia al 33%.
Per quanto riguarda le altre modalità di trattamento, vediamo che circa la metà dei rifiuti urbani è stato incenerito, in Estonia si è inviato all’inceneritore fino al 64% dei rifiuti urbani prodotti, in Danimarca il 54%, in Svezia il 50%.
La più alta percentuale di rifiuti urbani destinati alla discarica si registra in Romania, con il 97% dei rifiuti urbani smaltiti con questa modalità, seguono Malta con l’88%, la Croazia con l’85%, Lettonia con l’83% e la Grecia con l’81%.
L’attività di riciclaggio e compostaggio, insieme, aumentano il loro peso, nel 2013, raggiungono quota 65%, anche qui con variazione da nazione a nazione, circa i 2/3 dei rifiuti prodotti in Germania vengono compostati o riciclati, più della metà in Slovenia (61%), 59% in Austria e 55% in Belgio.