Ministero Ambiente e Amministrazioni Locali insieme per promuovere la mobilità sostenibile

Gli italiani sono prontissimi a pedalare appena si creano le condizioni per farlo. E’ quanto emerge da una ricerca sull’uso della bici nelle città italiane capoluogo di provincia realizzata da Legambiente.

Nonostante la sensazione diffusa che l’Italia che si sposta in bici arranchi in coda al gruppo delle nazioni settentrionali della UE, 20 comuni capoluogo vantano performance di ciclabilità di livello europeo: a Pesaro, Bolzano, Ferrara e Treviso almeno un quarto della popolazione si sposta a pedali. In altre cinque città il 20% degli spostamenti è soddisfatto dalle bici e in 11 la percentuale di ciclisti è superiore alla soglia del 10%.

Il raffronto con la situazione europea è per certi versi sorprendente. Anche se è vero che l’Italia nel complesso esce male ed è innegabile la distanza che separa le nostre grandi città da alcuni grandi centri urbani europei, è assai significativo che Bolzano, Pesaro e Ferrara compaiano nella classifica delle 20 città europee che hanno la maggior percentuale di spostamenti in bici sul totale degli spostamenti.

E’ quanto emerge da l’A Bi Ci della Ciclabilità, ricerca sull’uso della bici nelle città italiane capoluogo di provincia realizzata da Legambiente in collaborazione con Rete Mobilità Nuova e presentata oggi a Roma, alla vigilia diVeloLove alla presenza del Sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo.

Davanti a tutti, dunque, Pesaro e Bolzano dove monta in sella quotidianamente quasi il 30% degli abitanti, poi Ferrara (27%) e Treviso (25%). L’impressione generale che si ricava da l’A Bi Ci della Ciclabilità è che in molte città sia “bici boom” e che l’uso delle due ruote nei giorni feriali stia raggiungendo livelli davvero interessanti.

“Dai dati della ricerca A Bi Ci della Ciclabilità – ha dichiarato Silvia Velo, sottosegretario all’Ambiente – emerge chiaramente un aumento dell’uso della bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto nelle città italiane – E’ del tutto evidente, quindi, l’esigenza delle Amministrazioni Locali e dello stesso Ministero dell’Ambiente di promuovere a livello locale e nazionale la diffusione della mobilità ciclistica, sia per ridurre le emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera, sia per sostenere una vero e proprio cambiamento delle abitudini spostamento dei cittadini. Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione culturale: alcuni Paesi Europei l’hanno colta diversi anni fa, sta all’Italia, adesso, sfruttare le opportunità che un mezzo come la bicicletta, a zero emissioni e senza costi di carburante, può offrire”.

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