In occasione della celebrazione della Giornata internazionale della Donna, l8 marzo scorso il Presidente della Repubblica , Giorgio Napolitano, nel festeggiare al Quirinale levento ha rivolto un sentito appello sottolineando che le pari opportunità sono una grande questione istituzionale e di democrazia e che le violenze sulle donne sono intollerabili.
La solenne e festosa cerimonia dell8 marzo che si è svolta al Quirinale, è stata loccasione per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiamare le donne italiane a lavorare per la causa delle donne, per i loro diritti, per i loro progetti.
Nel discorso nel Presidente il cui testo integrale riportiamo nel link si legge che fondamentalmente sono tre le cose da affrontare: le pari opportunità che sono una grande questione istituzionale e di democrazia; le violenze sulle donne sono intollerabili; e che è bene che le donne occupino posti e funzioni ancora appannaggio prevalente maschile.
Altre sottolineature sono presenti nel messaggio del Presidente Napolitano, come rendere possibile per tutte le donne fare la loro strada, conquistare ed esercitare i loro diritti e, inoltre, studi recenti ci dicono che sono i paesi in cui lo squilibrio tra uomini e donne nelloccupazione, nelle carriere nelle remunerazioni è più basso: quelli che hanno più successo sono i più prosperi e i più competitivi. E lItalia è tra gli ultimi paesi in questa graduatoria: Le donne italiane sono troppo poco occupate e, quando lo sono, fanno assai più fatica degli uomini ad avanzare in tutte le sfere di attività: dalle imprese private alla pubblica amministrazione, alla politica, come ben sanno le pattuglie, solo pattuglie, di elette nel nostro Parlamento. Ed è questultimo, ben oltre gli schieramenti politici, un problema istituzionale e costituzionale sempre aperto.
Richiamandosi alle c. d. quote rosa, nuove norme non bastano. Eindispensabile ha affermato il Presidente della Repubblica un impegno collettivo, un impegno fortissimo di educazione fin dai primi gradi del sistema di educazione al rispetto della donna, alla cultura della non violenza, al principio della parità.
Nel discorso nel Presidente il cui testo integrale riportiamo nel link si legge che fondamentalmente sono tre le cose da affrontare: le pari opportunità che sono una grande questione istituzionale e di democrazia; le violenze sulle donne sono intollerabili; e che è bene che le donne occupino posti e funzioni ancora appannaggio prevalente maschile.
Altre sottolineature sono presenti nel messaggio del Presidente Napolitano, come rendere possibile per tutte le donne fare la loro strada, conquistare ed esercitare i loro diritti e, inoltre, studi recenti ci dicono che sono i paesi in cui lo squilibrio tra uomini e donne nelloccupazione, nelle carriere nelle remunerazioni è più basso: quelli che hanno più successo sono i più prosperi e i più competitivi. E lItalia è tra gli ultimi paesi in questa graduatoria: Le donne italiane sono troppo poco occupate e, quando lo sono, fanno assai più fatica degli uomini ad avanzare in tutte le sfere di attività: dalle imprese private alla pubblica amministrazione, alla politica, come ben sanno le pattuglie, solo pattuglie, di elette nel nostro Parlamento. Ed è questultimo, ben oltre gli schieramenti politici, un problema istituzionale e costituzionale sempre aperto.
Richiamandosi alle c. d. quote rosa, nuove norme non bastano. Eindispensabile ha affermato il Presidente della Repubblica un impegno collettivo, un impegno fortissimo di educazione fin dai primi gradi del sistema di educazione al rispetto della donna, alla cultura della non violenza, al principio della parità.
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